In occasione dell’80° anniversario dell’eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine, del rastrellamento del Quadraro e della liberazione di Roma, il festival “BellaStoria – Narrazioni di strada” e la sezione di Roma dell’ANPPIA annunciano l’uscita della collettanea “VIII Zona. Pratiche di Resistenza e reti clandestine a Roma”, a cura di Riccardo Sansone e Anthony Santilli.
Il libro si propone di svelare aspetti finora sconosciuti della storia della Resistenza nelle borgate di Roma Est: Pigneto, Tor Pignattara, Villa Certosa, Centocelle, Quarticciolo, Alessandrino e Quadraro.
Le ricerche realizzate dal collettivo di storici, studiosi indipendenti, giornalisti e illustratori, sono divise in tre sezioni: saggi, testimonianze e biografie.
Nuova luce viene fornita su eventi come il rastrellamento del Quadraro del 17 aprile 1944 o su azioni partigiane come l’esecuzione del commissario Stampacchia i primi di marzo del 1944. Si ricostruiscono esperienze di socialità popolare, come quelle avvenute nelle osterie “ribelli”, divenute luoghi di partecipazione e cospirazione.
Emergono le biografie di protagonisti della resistenza nell’’VIII Zona, al pari di quelle delle numerose donne attive sia nella resistenza armata che civile. Storie e percorsi tenuti insieme da un unico filo conduttore: un cammino di emancipazione e liberazione che dalle singole esperienze si fa collettivo.
All’interno del libro trovano spazio anche tre fumetti illustrati e sceneggiati da Giulia D’Ottavi e Claudio ‘Nevskj’ Civitella, ispirati ad alcune delle storie ricostruite dagli altri autori sulla condizione della donna negli anni Trenta nell’Italia fascista e sulla scelta di combattere il nemico tedesco con ogni mezzo.
Scrive nella prefazione anche Walter De Cesaris che, nel 2004, ha pubblicato il primo lavoro documentato sul Quadraro, definito in quell’occasione la ‘Borgata ribelle’: “I saggi presentati in questo testo collettivo con un rigore storiografico e una documentazione ineccepibili, forniscono uno sguardo d’assieme di un lavoro sinergico di diversi ricercatori e numerose realtà culturali e sociali del territorio che in questi vent’anni non solo è continuato, non solo si è arricchito, ma ha conseguito un vero salto di qualità […] Ancora più importante: non si tratta della conclusione di un lavoro, ma di un contributo grazie al quale si aprono nuove strade di investigazione e ricerca”.
Riccardo Sansone, storico e ideatore del Festival Bella Storia – Narrazioni di strada e cocuratore del volume, così commenta l’uscita dell’opera: “La mia curiosità per la storia nasce dai racconti di mio nonno sulla guerra combattuta in Africa e sugli anni della prigionia in Kenya, durante la Seconda guerra mondiale. Una storia comune a moltissimi altri italiani, alcuni dei quali non hanno avuto la fortuna di tornare per raccontarla ai propri nipoti. Ecco che questo lungo lavoro di ricerca storica, svolto negli anni sul campo e negli archivi, intervistando persone, cercando e mettendo a confronto carteggi inediti, assume oggi un ulteriore valore mnemonico e narrativo per la nostra Città. Storie meno note o del tutto sconosciute, strappate all’oblio e in qualche modo collegate fra loro attraverso lo stesso territorio e obiettivo militare. Vicende che grazie al lavoro di ricerca di tutte le autrici e gli autori di questo primo studio, promosso dal comitato scientifico del festival Bella Storia, oggi possono essere raccontate ai nuovi cittadini come fa un nonno con un nipote, con l’augurio che fra loro ci sia qualche altro giovane appassionato che, un giorno, possa raccogliere il testimone della ricerca storica”.
Un territorio che non è percepito come isolato. Sostiene Anthony Santilli, storico ANPPIA e cocuratore anche lui del volume: “Con questo libro abbiamo tentato di ricostruire la storia dell’VIII zona partigiana, un territorio connesso con il resto della città e del Paese. In quegli anni è infatti stato punto di arrivo di molti migranti provenienti dal resto della penisola italiana, per motivi economici ma anche politici; allo stesso tempo, le borgate di Roma est hanno un peso strategico per le operazioni militari degli occupanti e sono parte di un circuito di deportazione più ampio, che dalla penisola giunge fino al cuore dell’Europa continentale. Abbiamo tentato di restituire anche questa complessità, con una prospettiva locale che non vuole essere localistica”.
Paolo De Zorzi, Presidente dell’ANPPIA di Roma che ha deciso di sostenere la pubblicazione del volume, motiva questa scelta nella premessa: “Ancora oggi, con strumenti e mezzi di comunicazione e divulgazione adeguati ai mutamenti della società, l’Associazione agisce per mantenere viva la memoria storica di questa lotta collettiva che animò gli antifascisti per tutto il Ventennio della Dittatura, per testimoniarla e raccontarla affinché non vada perduta o manipolata. Anche con questo intento, in occasione dell’80° anniversario della Resistenza a Roma, con lo sguardo rivolto a ciò che furono allora Quadraro, Tor Pignattara, Borgata Gordiani, Centocelle, Alessandrino e Quarticciolo, ha avuto vita il progetto da cui è nato il presente volume”.
Dal 20 al 25 aprile il volume verrà presentato sotto forma di talk e lezioni frontali tenute da alcuni delle autrici e degli autori.
Di seguito riportiamo gli appuntamenti in programma e dove sarà possibile trovare copia del libro.