Contro il popolo greco. Da Atene dopo il voto parlamentare di ieri
Commenti sulla situazione in Grecia dopo il voto parlamentare di questa notte con un compagno greco da Atene.
Commenti sulla situazione in Grecia dopo il voto parlamentare di questa notte con un compagno greco da Atene.
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E' atteso per oggi il voto del parlamento greco si contenuti dell'accordo di Bruxelles e le prime misure di intervento su iva, pensioni e fondo di garanzia. I dipendenti pubblici sono scesi in sciopero e altre categorie potrebbero seguirli nelle prossime ore.
Abbiamo chiesto al docente di economia Francesco Schettino se esistesse un'alternativa praticabile nell'immediato di fronte ai dicktat dei creditori europei sulla Grecia. Ne è venuta fuori una interessante discussione sugli attuali rapporti di forza e le prospettive di lotta all'interno del quadro europeo e internazionale.
A Lampedusa un compagno del collettivo Askavusaè stato denunciato per aver esposto una bandiera dell'Unione europea con al centro una svastica, l'accusa è di aver oltraggiato bandiere e simboli europei.
A pochi giorni dal diktat imposto dall'Unione europea che ha di fatto espropriato della propria sovranità il popolo greco, la situazione politica e sociale ad Atene è assolutamente convulsa. Con il nostro corrispondente da Atene cerchiamo di capire cosa potrà accadere nei prossimi giorni.
Ad Ikea Anagnina nutrito presidio dei lavoratori contro i tagli previsti dell'azienda in nome di una presunta "crisi".
Il presidio proseguirà fino a sera.
Corrispondenza dalla Puglia con un compagno che ci racconta degli ultimi tagli di alberi di ulivo.
L'Aula della Camera ha definitivamente approvato la riforma della scuola, che è legge. Hanno votato a favore 277 deputati, 173 contro. In quattro si sono astenuti. Nei banchi del Pd si sono visti quattro voti contrari.
Anche questa mattina un presidio di lavoratrici e lavoratori della scuola che, come nei lunghi mesi passati, non si sono mai stancati di ripetere la propria opposizione, di chiedere il ritiro del ddl e di portare avanti una mobilitazione compatta e determinata che promette di non placarsi.
A 48 ore dal referendum che ha sancito la netta vittoria dei no, la situazione continua ad essere complicata ad Atene, fra file alle banche, minacce della Troika e terrorismo dei media. Ma si respira anche ottimismo e, soprattutto, una grande soddisfazione per l'esito del voto.
A Tasso, nostro corrispondente dalla Grecia, abbiamo chiesto che aria si respira ad Atene, cosa c'è da aspettarsi dal nuovo ministro delle finanze e quali possono essere le prospettive per l'immediato futuro.
A Dongo (provincia di Como) le istituzioni locali hanno trasformato il locale Museo dei Partigiani della Resistenza in un ambiguo "Museo di fine guerra" con un discutibile indirizzo scientifico (http://www.museofineguerradongo.it/).