Con una ginecologa di Associazione LAIGA 194 (Libera Associazione Italiana Ginecologi non obiettori per l'Applicazione della 194) riflettiamo ancora sulle implicazioni e sulle conseguenze dell'approvazione dell'emendamento al Decreto PNRR che sdogana la presenza delle associazioni antiabortiste nei consultori.
In apertura con un compagno Cobas scuola ci aggiorna sulla surreale vicenda di 6000 lavoratori e lavoratrici Ata (collaboratori, collaboratrici e assitenti di segreteria) assunti con i fondi pnrr per una parziale compensazione dei vuoti di organico a casa dal 15 aprile perchè scaduto il contratto e finiti i fondi.
Nella seconda parte, con in studio una studente del collettivo transfemminista Aracne, parliamo degli Stati generali della natalità in programma a Roma per il 9 e 10 maggio: "esserci, più figli, più futuro". Sono stati invitati gli e le studenti di tutte le scuole.
A seguire una corrispondenza dalla Columbia University di New York dove da settimane si è alzata la protesta studentesca che chiede il disinvestimento verso le istitutzioni israeliane.
Infine con una storica Francesca Cavarocchi, cogliendo spunto dall'inaugurazione con grande fanfara governativa di una mostra su Giovanni Gentile, tracciamo un sintetico profilo del personaggio da cui emerge il profondo coinvolgimento sotto ogni aspetto col regime fascista, di cui tra le altre cose è stato ministro dell'istruzione.
Nella prima parte della trasmissione un docente del Liceo Socrate di Roma racconta come e perché il Collegio dei docenti di questa scuola ha deciso di non chiedere i fondi del DM 66 relativi alla linea di investimento del PNRR che prevede la “creazione di un sistema multidimensionale per la formazione continua dei docenti e del personale scolastico per la transizione digitale”.
Nella seconda parte parliamo dello sciopero transfemminista dell'8 marzo e della partecipazione della scuola con una compagna del collettivo delle Cattive maestre e una studente del Liceo Archimede.
Infine, un saluto a Joseph, compagno di Black Lives Matter che oggi ci ha lasciato. Joseph negli ultimi anni tanto ha contribuito anche nella nostra trasmissione a capire e approfondire le difficoltà, le ingiustizie, le limitazioni imposte a bambine e bambini, ragazze e ragazze con background migratorio nella scuola. Ciao Jojo
Con in studio due compagn@ dell'assemblea per la scuola pubblica e un compagno che si occupa di antropologia medica, la trasmissione è stata interamente dedicata ai processi di digitalizzazione di scuola e sanità che hanno ricevuto nuovo impulso dal PNRR. Smantellamento del pensiero critico, formazione di automi per la produzione, cessione gratuita di dati e informazioni alle multinazionali dell'ICT, attacco alla libertà di insegnamento questi alcuni degli aspetti evidenziati dagli interventi in studio. Una discussione ampia e che propone elementi di riflessione e evidenzia percorsi di lotta contro questi processi di digitalizzazione.
In apertura un compagno dell'assemblea Scuola pubblica presenta in studio il convegno "Scuola 4.0, escludere i corpi per controllare il pensiero" che si terrà sabato 11 novembre dalle ore 9 alle 13:30 al liceo Tasso di via Sicilia, 168, Roma. Il corso rientra nell'ambito della formazione docente (Sofia 88618).
Poi abbiamo sentito una compagna del Comitato Mammuth per parlare della mobilitazione iniziata dalla comunità educante di Casal de' pazzi contro il dimensionamento delle scuole: domenica 12 novembre si svolgerà una assemblea a Casale Alba 2 (parco di Aguzzano) e il 21 novembre un presidio sotto la Corte costituzionale.
Chiudiamo con la corrispondenza di una studente dell'Orientale di Napoli che ci racconta l'occupazione iniziata ieri all'Università in sostegno della Palestina.
Tracciamo un bilancio dell'anno scolastico 22/23, riflettendo sul filo nero che unisce gli interventi di un sistema che replica se stesso peggiorando le condizioni di chi ci lavora e di chi ci studia. Si è passati dall'istruzione al merito, da Bianchi a Valditara, è iniziato con la morte per lavoro di Giuliano De Seta e si è chiuso con il femminicidio di Michelle Causo, che ricordiamo con una corrispondenza di una compagna di Nonunadimeno (foto manifestazione).
Lunedì 26 giugno h 17 presso il Ministero dell'Istruzione
Assemblea – Conferenza stampa: per una critica alla scuola 4.0
L’esperienza vissuta al liceo Albertelli di Roma ci ha mostrato come in Italia non venga tollerato il dissenso: l’attacco di molti media alla scelta di non accettare i fondi PNRR, deliberata dal Consiglio d'Istituto e bocciata per ben tre volte dal Collegio dei Docenti, e il tentativo di delegittimare le delibere degli organi collegiali punta a uno svuotamento degli stessi e a cancellare la partecipazione democratica alle scelte. Si parla infatti di “autonomia” delle scuole mentre si realizza una scuola verticistica, diretta da dirigenti “manager” e aperta all’influenza di soggetti privati esterni. Il “sasso nello stagno” coraggiosamente lanciato da genitori, docenti e studenti dell’Albertelli, come èemersodallasplendidaassembleadel15giugno(250personecirca!),adispettodella concatenazione di concessioni e revoche per ben tre luoghi richiesti – svelando l’intento di impedirne lo svolgimento – ha indotto molte altre scuole ad esprimere a loro volta una forte critica al piano di digitalizzazione integrale della didattica e della formazione. Il “metodo Albertelli”, fatto di studio attento delle fonti, di discussione collettiva, di condivisione e confronto delle diverse posizioni, restituisce vigore ad un dibattito pubblico sulla Scuola da troppo tempo assente nel paese. Con l’assemblea-conferenza stampa del 26/06 vogliamo denunciarel’enorme contraddizione che si sta consumando sulla pelle della scuola pubblica;in questi giorni, infatti, la maggior parte delle scuole italiane è chiamata ad accorpare classi già consolidate per assecondare la dotazione degli organici assegnata dagli uffici scolastici regionali: sì, perché l’assurdità è che il numero degli insegnanti di ogni scuola non viene decisa in base alle necessità didattiche e al numero di classi già funzionanti nelle scuole, bensì da un calcolo che punta unicamente al risparmio. Questa è la dimostrazione lampante della giustezza delle nostre critiche: si stanziano i fondi del PNRR per acquistare le macchine e i contenuti che dovranno essere veicolati con esse e si tagliano risorse per gli insegnanti e tutto il personale scolastico, che devono far crescere e formare ragazzi e ragazze. Smembrare i gruppi-classe ed aumentare il sovraffollamento delle aule, peraltro da tutti condannato durante l’emergenza Covid, significa rompere quelle relazioni sociali che faticosamente bambini e adolescenti erano riusciti a ricostruire dopo due anni devastanti e riconosciuti come causa di disagi psicologici e relazionali senza precedenti. La digitalizzazione a tappe forzate intende costruire una scuolaacritica,tecno-dipendenteetecnolatrica,chedetermineràladis-umanizzazionedella formazione e il suo orientamento allaperformanceanziché alla relazione solidale. L'uso di tecnologie proprietarie che riproducono e amplificano i rapporti di potere esistenti va contrastata spingendo all'adozione dei software liberi. L’obiettivodichiaratonelPianoScuola4.0èquellodisuperareilgruppo-classeele conoscenze disciplinari per puntare invece sulle competenze digitali, unitamente alla creazione di ambienti di apprendimento centrati su dispositivi elettronici e la formazione obbligatoria dei docentiperimplementarestabilmentelafamigerataDidatticaDigitaleIntegrata,creandole condizioni affinché, in tempi assai prossimi, il ruolo didattico e pedagogico degli insegnanti venga progressivamente ridotto, sostituito da dispositivi elettronici e software. È questa la scuola che desideriamo?È questa la scuola disegnata dalla Costituzione? Dove finiscono il pensiero critico, l’autonomia di giudizio, la libera scelta, l’emancipazione sociale? La nostra iniziativa è un invitoa confrontarsi e a partecipare rivoltoa studenti, Ata, genitori, e ai docentiche si sentono isolati nei rispettivi istituti e che non si rassegnano a veder svilito il proprio lavoro, sacrificato alla burocratizzazione, al conformismo obbligato, alla standardizzazione, allo svuotamento sostanziale del principio fondante dell’azione educativa: la libertà d’insegnamento. Appuntamento Lunedì 26 al Ministero dell’Istruzione di viale Trastevere 76/A
Partiamo con il lancio dell'assemblea aperta contro il Pnrr prevista per il 15 giugno: corrispondenza con un genitore del Liceo Albertelli da cui tutto è partito.
Approfondiamo la vicenda dell'Amaldi e l'ostilità alla diffusione di Scomodo: corrispondenze con un docente del Liceo e con un redattore della rivista.
Riflessioni in studio sull'ora di religione cattolica: come avvalersi delle alternative (sito uuar)
Parliamo del probabile rinvio della marcia del Pnrr nelle scuole: evidentemente il mercato non è (ancora) pronto.
Alcune riflessioni sul lancio della campagna di comunicazione del ministro Valditara, tra spot pubblicitari sui/sulle docenti tutor e la fiction #ilministrorisponde (a Latella) di dubbia efficacia e scarsa aderenza alla realtà.
Concludiamo con alcune considerazioni sull'aggressione ad una insegnante di Abbiategrasso e sulla risposta del ministro.