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Toponomastica e revisionismo storico: il caso di Irsina (Matera)

Un ascoltatore, Costantino, ci ha chiamati per segnalarci un'operazione di revisionismo storico nel campo della toponomastica. Nel comune di Irsina infatti, una delibera della Giunta Comunale (una lista civica che ha pescato molto a destra nei voti) vuole rimuovere alcune vie storiche (via Lenin, piazza XXV luglio, corso Matteotti) e intitolare un largo della città ad un segretario locale del fascismo del Ventennio. Com'è possibile questa torsione revisionista?

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Roma, 25 aprile: la Resistenza continua!

Le corrispondenze effettuate oggi dal corteo antifascista, partito alle 10.30 circa da Colosseo per arrivare, dopo aver attraversato piazzale dei Partigiani, al centro socio-.culturale curdo Ararat.

 

Nella prima, una compagna della redazione di Onda Rossa ci racconta la composizione del corteo, tra strutture politiche, bandiere e striscioni.

 

Nella seconda, la compagna curda esprime tutto il suo entusiasmo per la celebrazione della festa della Liberazione.

 

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L'Austria e il Brennero tra frontiere ed elezioni. Una cronaca e un'analisi

Nella prima corrispondenza Roberto (TPO Bologna) ci racconta la giornata di lotta di sabato sulla frontiera del Brennero, tra l'Italia e l'Austria.

Il corteo, una volta attraversato il confine, si è trovato un ingente dispiegamento di forze dell'ordine austriache che impedivano la marcia dei manifestanti. Sono seguiti scontri e la polizia ha fermato Gianmarco, poi prontamente liberato in seguito dai manifestanti.

[Durata: 6'10'']

 

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Albano Laziale: tentativi di intimidazione e aggressione fascista

Questa mattina, ad Albano Laziale (RM), aggressione fascista ai danni di due anziani iscritti all'ANPI. I fascisti, noti volti dell'organizzazione Militia, hanno anche devastato il banchetto che l'Anpi aveva organizzato.

La risposta degli antifascisti e delle antifasciste è stata pronta e in tanti si sono riversati sul luogo dell'aggressione. Una volta accorsi sul posto però le forze dell'ordine hanno identificato solo i militanti antifascisti.

 

Ascolta la corrispondenza di un compagno di Albano Laziale.

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25 aprile a Napoli

Corrispondenza da Napoli dove gli antifascisti e le antifasciste si stanno preparando al corteo del 25 aprile per commemorare la Liberazione dal nazi-fascismo.

 

Il compagno al telefono ci racconta anche la giornata di lotta dei movimenti sociali che ieri hanno contestato Renzi a piazza del Plebiscito. Mentre Renzi arriva a Napoli in totale segreto, evitando De Magistris, ed elargendo spiccioli per il Mezzogiorno, le forze di polizia manganellano i manifestanti.

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25 aprile al Pigneto: una giornata di festa antifascista!

Al Pigneto-Prenestino, quadrante est di Roma, l'appuntamento per festeggiare il 25 aprile è in piazza Persiani Nuccitelli: alle 10, una pedalata raggiungerà il corteo antifascista; poi alle 12, avrà inizio una giornata di “autogestione e autodeterminazione contro ogni sfruttamento, fascismo e razzismo” (programma completo qui: https://www.facebook.com/events/430774437100673/)

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Roma, 25 aprile: la comunità palestinese in piazza per la Liberazione

Nonostante le aggressioni subite dai sionisti romani (si ricordi il corteo di due anni fa), la comunità palestinese aderisce alla manifestazione di domani (ore 10 dalla stazione metro Colosseo).

 

I palestinesi saranno in piazza con le loro bandiere per ribadire e praticare la loro lotta contro l'occupazione sionista in Palestina.

 

Ascolta la corrispondenza con un compagno palestinese.

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Santa Maria Delle Mole: 25 aprile contro la cementificazione

Appuntamento il prossimo 25 aprile alle ore 10.30 in Piazza Togliatti (la piazza principale di Santa Maria delle Mole), per una passeggiata contro la speculazione edilizia e la cementificazione, nei luoghi dove sono previsti i cantieri.

 

Durata: 8':34"

 

Per ulteriori info: https://stopcemento.noblogs.org/

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Libia, corrispondenza sulla situazione geopolitica

Corrispondenza con Nancy Porsia - giornalista freelance con base in Libia - sulla situazione dello Stato nordafricano, poco dopo la scelta e il sostegno delle Nazioni Unite al "governo" di Serraj, in un momento in cui una guerra civile a bassa intensità va a mescolarsi a interessi petroliferi (anche italiani). Situazione che si intreccia a quella del "brand" dello Stato Islamico/Daesh, nonché alla questione della migrazione verso l'Europa e alle politiche espansionistiche di Al Sisi.

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