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Aggiornamenti Tarek

libertà per tutt*

Per sostenere la campagna per la liberazione di Tarek e le sue spese legali

 

potete fare un Bonifico all'IBAN IT13V0200805166000400521347 (intestato a Cooperativa Culturale Laboratorio 2001)

 

con causale "Tarek libero".


Punti di distribuzione La vendetta di Polifemo

Roma:

- Radio Onda Rossa - Via dei Volsci, 56 

- Libreria Antigone - Via degli Ausoni, 45

Milano

- Anarres Libreria-Bistrot - via Pietro Crespi, 11 https://www.instagram.com/_anarres_/

- Volume BK - Via Farini, 69 https://www.instagram.com/volume_bk/

- Noi Libreria - Via Delle Leghe, 18 https://www.instagram.com/noi_libreria/

- Scamamù - https://www.instagram.com/scamamu/

- FOA Boccaccio 003 - Monza https://www.instagram.com/foaboccaccio003/

- SOS Fornace - Rho https://www.instagram.com/sosfornace/

 

Bologna

- Contattare serigrafia Sgangherz FuoriSeri/ə 

- Hellnation music store - Via Domenico Zampieri 2/2c

 

Torino:

- Centro di Documentazione Porfido - Via Luigi Tarino 12
 

Genova

- aut aut, via delle fontane 5


 

Ascolta una riflessione sul carattere razzista e classista del processo.


Tarek, arrivato dalla Tunisia nel 2008, è stato arrestato ad ottobre del 2024 al seguito di una manifestazione ( del 5 dello stesso mese) che ha visto scendere in strada migliaia e migliaia di persone. Si tratta della manifestazione di piazzale ostiense, a distanza di un anno dal genocidio in Palestina, quella che inizialmente era stata vietata con grandi proclami da parte delle istituzioni politiche. Qualche ora prima è stata autorizzata nella formula di un presidio, migliaia le persone venute da tutta Italia nonostante il divieto, vietarla era probabilmente impossibile. La grande partecipazione era dovuta non solo per esprimere solidarietà con la Palestina ma anche contro il ddl 1660 (poi trasformato in decreto), più in generale si potrebbe dire contro una stretta autoritaria e repressiva della società. Tanti i filtri della polizia prima di raggiungere la piazza, i posti di blocco, le identificazioni e i fogli di via, nonostante ciò piazzale ostiense si riempie di gente ed esprime la volontà di sfilare per le strade della città. Il divieto irremovibile della gestione di piazza è ciò che ha generato inevitabilmente gli scontri. 

 

Tarek si è ritrovato nelle cariche della polizia e oggi si trova in carcere, pagando un prezzo altissimo. È stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 4 anni e 8 mesi (più di quanto avesse chiesto l'accusa). Non è l'unico condannato per quella giornata, anche Tiziano (di cui abbiamo parlato qui e qui) è stato condannato a 2 anni con pena sospesa. La condanna nei confronti di Tarek è così alta, e la sua situazione così delicata, perché persona marginalizzata e razzializzata da questa società, perché ad esempio non gode di una casa dove poter richiedere i domiciliari, e così sconta il prezzo di una società classista. È una storia di cui non si è parlato molto (nulla) perché non gode di legami sociali forti, personalità o realtà disposte a prendere parola in sua difesa. Tarek paga per aver preso parte a una manifestazione contro un genocidio, paga un contesto sociale che vede gente scendere in piazza mentre i media e i politici nel loro silenzio si mostrano complici

Come radio crediamo sia importante dare voce a queste storia, alla storia di Tarek che è una ma sono anche centomila. È una vicenda come in Italia ce ne sono tante ma di cui si parla solo di fronte ai casi estremi: alle morti, ai suicidi, alle rivolte. 

Il 21 novembre 2025 ci sarà il ricorso in appello, anche per questo è importante parlarne sempre di più affinché quel giorno Tarek possa uscire dal carcere. 

Segui il processo di Tarek sul sito della radio, continua a parlare di Palestina contro tutte le forme di repressione e colonialismo.

 

 

Tarek è stato trasferito al carcere di Pescara

Data di trasmissione

Con un compagno solidale abbiamo parlato del trasferimento di Tarek, insieme a centinaia di detenuti, al carcere di Pescara dopo il crollo di una parte del tetto di Regina Coeli, dove Tarek si incontrava privato dalla sua libertà.

Giovedì 23 ottobre, a partire delle ore 18:00, a Largo Perestrello (Marranella) ci sarà la presentazione del fumetto "La vendetta di Polifemo", che racconta la storia di Tarek, insieme all'autore Zerocalcare.

Venerdì 24 ottobre, alle ore 17:00 al Faro del Gianicolo ci sarà un presidio solidale con i prigionieri del carcere di Regina Coeli.    

 

E' successiva all'audio la notizia che è stato chiamato un presidio al carcere di Pescara alle h 16.00 di domenica 26 Ottobre.

 

 

 

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