In Libia si continua a morire, in silenzio.
Continuano ad essere terribili le condizioni di vita di rifugiati e richiedenti asilo (soprattutto eritrei ma non solo) bloccati in Libia e costretti a subire le angherie della polizia e delle milizie locali, mentre l'Europa guarda dall'altra parte e i progetti di corridoi umanitari continuano a essere ignorati.