Aggiornamenti dagli Stati Uniti
Ancora un aggiornamento dagli Stati Uniti d'America
Ancora un aggiornamento dagli Stati Uniti d'America
Continuiamo l'approfondimento sul coronavirus in Francia. In questa seconda corrispondenza si parla dell'impatto della pandemia sulle donne.
In Brasile sono 189 i morti in 24 ore: il totale dei deceduti è arrivato a 5.205. I contagi confermati sono 68mila di cui 4.400 nelle ultime 24 ore.
L’incremento quotidiano è stato del 5,8%, mentre nello stato di Amazonas si scavano fosse comuni, con i numeri ufficiali ampiamente sottostimati, anche per questioni di carattere politico.
Intanto Bolsonaro continua a negare la pandemia, mentre il suo governo perde pezzi importanti .
Ne parliamo con Livio, nostro corrispondente da Rio de Janeiro.
Con Chiara Cruciati, redattrice di Nena News e giornalista del Manifesto, un aggiornamento sull'imminente accordo per un governo Nethanyau-Gantz in Israele, le previste annessioni di territorio della Cisgiordania e le ripercussioni sullo scenario regionale e internazionale.
Con Simone Pieranni, giornalista del Manifesto e esperto di Estremo Oriente, approfondiamo i fatti del giorno in quella regione: la "sparizione" del leader nordcoreano Kim Jong-Un e la ripresa delle proteste ad Hong Kong contro la Cina, sospese per l'arrivo della pandemia da Covd-19.
Con una compagna facciamo un punto sulla Francia al tempo del Covid19. Il sistema sanitario, le restrizioni, il controllo, le periferie.
Un aggiornamento dagli Stati Uniti d'America come stanno vivendo Covid19
Che l’infezione da SARS-CoV-2 abbia avuto un impatto particolarmente pesante sulle fasce più fragili, vulnerabili della popolazione lo abbiamo visto con le vicende delle Residenze Sanitarie Assistenziali.
Esiste però un altro fronte di vicende ancora più nascoste e che riguardano i focolai, i contagi e i decessi per contagio tra gli ospiti e il personale tra le 3.300 strutture residenziali o semiresidenziali per disabili (RSD) attive nella Penisola, 646 delle quali sono specializzate nella cura dei disabili psichici.
Lo scorso 22 aprile, in piena pandemia, una nave della flotta saudita Bahri ha attracca a Genova con a bordo armi o equipaggiamento militare. La denuncia dei portuali genovesi, da anni in prima linea contro il traffico di armamenti nel loro scalo: «Sembra siano carri armati Ercules 882, prodotti negli Stati uniti. Potrebbero essere diretti in Arabia saudita, Kuwait o Marocco. O forse in Turchia: il prossimo scalo previsto è Iskenderun».