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Napoli: un anno di occupazione dell'Ex Opg "Je so pazzo"

Primo anniversario di occupazione per l'Ex Opg "Je so pazzo", un ex ospedale psichiatrico che fu luogo di reclusione e oppressione nel centro di Napoli, poi abbandonato, di cui i compagni e le compagne si sono riappropriati, restituendolo alla città come spazio di condivisione, di libertà, di socialità e di lotta.

 

Durata: 7':27''

 

Altre info: http://jesopazzo.org/

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Autorecupero di via grotta perfetta, no alle speculazioni

Mentre l'amministrazione prefettizia si accinge a cancellare il progetto di autorecupero di via di grotta perfetta montano le iniziative di protesta per chiedere di tornare indietro e fermare le mire speculative dei soliti noti.

Lunedì prossimo è prevista un'iniziativa di fronte al dipartimento delle politiche abitative del comune, ce ne parla Bruno, dei movimenti per il diritto all'abitare.

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Centro di accoglienza di via salaria, niente è cambiato

Ad una settimana dalla nostra ultima corrispondenza, torniamo a collegarci con il centro di accoglienza di via salaria. Purtroppo niente è cambiato, le condizioni di vita continuano ad essere difficilissime, non è possibile entrare nel centro e sono stati sequestrati anche i frigoriferi alle famiglie residenti.

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Molto più di Cirinnà

Domani pomeriggio, il 5 marzo alle 15.00, a Roma il movimento LGBT manifesta per prendere parola su quanto accaduto nelle settimane scorse in seguito al dibattito, fuori e dentro il Parlamento, sul ddl Cirinnà.

 

Ne abbiamo parlato con Porpora, presidente del MIT.

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Vertenza residence a Roma, gli ultimi aggiornamenti

Continua a rimanere oscura la sorte delle migliaia di persone che dovrebbero essere avacuate dai residence romani, senza che sia ancora sicura una soluzione alternativa e stabile per tutti e tutte.

 

Ieri sera c'è stata un'affollata assemblea in una struttura di Tor Sapienza; ci racconta come è andata una compagna di Resistenza Residence.

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Diritti dei bambini e delle bambine ai tempi del piano casa

Corrispondenza sulle problematiche inerenti asili e altri servizi pubblici ai tempi del piano casa, che con la residenza nega la possibilità a tante bambine e bambini di accedere ad asili e materne. Nega così il diritto all'istruzione da un lato, la possibilità di accedere al mercato del lavoro ai loro genitori (in particolare le loro madri). La problematica è inoltre connessa alla speculazione edilizia. (Img di Rita Petruccioli)

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