Bari: cariche della CGIL
Durante la manifestazione della CGIL a Bari oggi per lo sciopero generale del 6 maggio. Il Coordinamento Precari, Disoccupati, Migranti ha tentato di parlare dal palco...
Durante la manifestazione della CGIL a Bari oggi per lo sciopero generale del 6 maggio. Il Coordinamento Precari, Disoccupati, Migranti ha tentato di parlare dal palco...
Aggiornamenti dai/dalle migranti che hanno occupato il Duomo di Massa
Studenti e studentesse, precarie e precari, hanno occupato i binari della stazione Termini, a Roma, nella giornata dello sciopero generale. Ascolta le due corrispondenze.
Picchetto davanti alla Rinascente di piazza Fiume, dove studenti e studentesse, precari e precarie hanno bloccato il traffico su via Salaria.
Sciopero e mobilitazione alla Leroy-Merlin del centro commerciale Porta di Roma alla Bufalotta, ascolta le corrispondenze con alcuni lavoratori e lavoratrici
Continua la lotta di studenti e lavoratori contro lo statuto Frati: oggi un'assemblee e l'occupazione dell'aula magna hanno sancito un ulteriore passaggio di mobilitazione.
Mentre alla ex-Bertone si consuma il voltafaccia della Fiom, una valutazione su quanto accade alla Fiat di Cassino: tra cassa integrazione, giornate memorabili come il 28 gennaio e il modello Marchionne alle porte.
L'autorganizzazione nei posti di lavoro è possibile! Questo il messaggio lanciato da lavoratori e lavoratrici della Leroy Merlin di Porta di Roma, dove la compressione dei diritti, orari insostenibili e salari da fame rappresentano la dura realtà quotidiana che si nasconde dietro lo "spirito di squadra" invocato dall'azienda, all'insegna del quale la stessa ama rappresentarsi davanti alla clientela.
Questa sera nei sotterranei del centro commerciale è prevista un'assemblea per l'organizzazione della giornata di sciopero del 6 maggio.
L’Aquila: le donne Terre-mutate chiamano ad un incontro nazionale di donne il 7-8 maggio (www.laquiladonne.com)
Milano, assemblea di donne il 4 maggio “Per riprenderci il tempo della vita e lo spazio della città” – ce ne parla una compagna del collettivo Leventicinqueundici: l'intento è quello di esplorare i nessi fra le politiche di controllo che hanno consentito il nascere di Centri di identificazione ed espulsione, dove rinchiudere donne e uomini migranti bollati come “illegali”, e ciò che limita e ingabbia le nostre vite di cittadine cosiddette “legali”.