Turchia: inizia processo contro Pinar Selek
Numerosa la delegazione che da tutta Europa si è recata ad Istanbul per seguire il processo contro Pinar Selek. Presente anche le compagne di Roma.
Numerosa la delegazione che da tutta Europa si è recata ad Istanbul per seguire il processo contro Pinar Selek. Presente anche le compagne di Roma.
Lo sgombero è avvenuto stamane, l'edificio, di proprietà dell'Università è stato murato nel corso dell'intervento delle forze dell'ordine. Alle 12 si è radunato un presidio di studenti e occupanti, ne è scaturito un corteo che si è mosso verso via San Petronio vecchio con l'obiettivo di riprendere possesso dello spazio sgomberato. Nel fronteggiamento che ne è seguito con la polizia, questa non ha esitato a rispondere coi manganelli. La corrispondenza è delle 11 di questa mattina.
Pinar Selek, sociologa, femminista e antimilitarista turca, già assolta diverse volte dall'accusa di aver preso parte all'organizzazione di attentati esplosivi, rischia di essere nuovamente processata: nell'udienza del 22 novembre 2012 è stata incredibilmente annullata la sentenza precedente e decretata la riapertura del processo, una decisione che non ha precedenti nella storia turca.
Le pesantissime condanne per il reato di devastazione e saccheggio nei confronti di 5 compagni di Teramo per i fatti del 15 ottobre 2011 necessitano di una ferma risposta da parte dei movimenti sociali. Il 9 febbraio a Teramo è previsto un corteo di solidarietà: domani un'assemblea pubblica indetta presso l'occupazione di Porta Pia discuterà della costruzione di questa giornata di lotta. Appuntamento alle 18 in Corso Italia 108.
Un'azione di boicottaggio di un concerto organizzato nell'aula magna della Sapienza e finanziato dall'ambasciata d'Israele nell'ambito della campagna Brand Israel che cerca di costruire un'immagine pulita di quello stato.
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Ascolta la corrispondenza con una compagna
Sulla zona dei castelli romani si profila un'ondata di speculazioni a base di cementificazioni e discariche, ne parliamo con un compagno del CSOA I Po' di Marino
A Taranto lavoratori e lavoratrici dell'Ilva si trovano in mobilitazione permanente, ne parliamo con Salvatore, compagno dei COBAS
Il 17 gennaio del 2006 veniva ucciso dalla precarietà e dal lavoro Antonio Salerno Piccinio a lui e ai suoi compagni e compagne un saluto da Radiondarossa.
Ieri è stato rimandato il prcesso per i fatti del 14 dicembre del 2012. 30 imputati con pesanti capi d'imputazione.
Oggi al campidoglio conferenza stampa dei movimenti all'abitare contro la decisione di Alemanno di far pagare i cortei e per lanciare il corteo di sabato alle 15 a piazza vittorio.