La lotta di Laura e di tutte contro la P.A.S.
Questa mattina Laura Massaro in piazza Montecitorio con Non una di meno contro l'utilizzo della Pas, Sindrome da alienazione parentale, una "sindrome" che non ha alcun riconoscimento scientifico ma che viene usato contro le madri, contro le donne, nelle cause di affidamento dei figli e delle figlie.
Parliamo con una compagna di Non una di meno che sintetizza la vicenda e con la stessa Laura Massaro.
Di seguito il comunicato di Non una di meno Roma
Rinchiuso nel Cpr di Bari per "ordine" di Salvini?
Ieri abbiamo dato la notizia del tentativo di deportazione di Divine, un compagno anarchico che ha vissuto quasi tutta la sua vita in Italia, resa possibile da un'ordinanza emessa direttamente da Salvini. Malgrado avesse i documenti in regola, un giudice ha convalidato questa ordinanza sulla base di un reato da cui era stato prosciolto.
Deportazione in corso a Malpensa
Una direttiva del ministero dell'interno vuole "rimpatriare" (verso un paese che quasi non conosce) un compagno che da anni vive e lotta a Bologna.
Ne parliamo con un compagno dal presidio a Malpensa.
Aggiornamento: il compagno non è stato più deportato verso la Nigeria, ma rinchiuso nel CPR di Bari.
Corrispondenza con una compagna dei movimenti per il diritto all'abitare sullo sgombero di Cardinal Capranica
Corrispondenza con una compagna dei movimenti per il diritto all'abitare per parlare dello sgombero dell'occupazione di Via Cardinal Capranica.
Presidio a Montecitorio contro sgomberi e decreto sicurezza bis
Oggi 15 luglio 2019 dalle ore 16 presidio in piazza Montecitorio indetto dalla rete Restiamo umani contro il decreto Sicurezza Bis a cui si aggiunta la protesta dei movimenti per il diritto all'abitare dopo il brutale sgombero di questa mattina dell'occupazione abitativa di via cardinal Capranica.
Il presidio contro il decreto sicurezza bis si riconvoca davanti a Montecitorio per lunedì prossimo, nel frattempo domani mattina dalle ore 9 presidio a piazzale Clodio dove vengono processati per direttissima tre compagni arrestati in seguito allo sgombero di via cardinal Capranica.
Sgombero dell'occupazione abitativa di via Cardinal Capranica
E0' stata sgomberata l'occupazione abitativa di via cardinal Domenico Capranica: già nella serata di ieri sono arrivate le forze dell'ordine davanti all'occupazione che nella notte sono diventate una forza veramente ingente (45 blindati e idranti). All'alba si è celebrata la farsa di una mediazione che attraverso la presenza dell'assessora al sociale Laura Baldassarre ha prospettato alternative inaccettabili alle e agli occupanti, poi, poco dopo le 9, 30 lo sgombero.
Centocelle: manifestazione contro le aggressioni a straniere/i
Il presidio per denunciare le aggressioni agli stranieri e alle straniere per strada e sui mezzi pubblici in piazza delle Gardenie a Centocelle.
Corrispondenza dalla piazza con una compagna della redazione
Grottaglie, no alla discarica
Da tempo a Grottaglie, in provincia di Taranto, la cittadinanza si batte contro il progetto di ampliamento della locale discarica, che dovrebbe essere ulteriormente ingrandita ed allargata. La prossima settimana si terrà un incontro a Roma, presso Palazzo Chigi, cui parteciperanno anche gli amministratori locali. Ai nostri microfoni il sindaco di Grottaglie ci spiega i contenuti del progetto e le ragioni dell'opposizione all'allargamento della discarica
Casale De Merode resiste
Continuano gli annunci di nuovi sgomberi a Roma, continuano le mobilitazioni dei movimenti per il diritto all'abitare: un compagno del coordinamento di lotta per la casa ci racconta la situazione dell'occupazione di casale De Merode e l'esito dell'incontro avuto con la regione Lazio, una compagna lancia la mobilitazione del muro popolare, previsto alle 5 di lunedì mattina per difendere l'occupazione di via cardinal Capranica a Primavalle
Concluso con una condanna il primo grado del processo contro 3 compagne a L'Aquila
Si è concluso il primo grado del processo per diffamazione da parte dell'avvocato Antonio Valentini nei confronti di tre compagne del movimento di solidarietà femminista
Il giudice ha raddoppiato la pena chiesta dal PM in €1000 derubricando la diffamazione da a mezzo stampa a semplice