Intervista a Jello Biafra
Jello Biafra spazia tra media, controinformazione, censura, politica, Obama...
Jello Biafra spazia tra media, controinformazione, censura, politica, Obama...
Intorno alle 16.30, una compagna di Roma descrive l'aria che tira alla stazione di Modena, dove i compagni e le compagne arrivate/i da tutta Italia si stanno radunando in vista della partenza del corteo, in una città completamente militarizzata.
Mentre a Modena si svolge il corteo nazionale contro i Cie, due uomini rinchiusi nel Cie di via Corelli, a Milano, ci raccontano che oggi i reclusi e le recluse di tutte le sezioni (maschile, femminile e trans), hanno rifiutato il pranzo.
Vogliono protestare contro i sei mesi - che sono davvero troppi, specie per chi è già stata/o in carcere - e per reclamare l'assistenza sanitaria e delle condizioni di vita decenti.
Commento sulla sentenza per i fatti riguardanti la Scuola Diaz durante il G8 di Genova 2001 che vedono la condanna dell'ex capo della polizia De Gennaro, insieme all'Avv. Laura Tartarini.
Una compagna del Comitato antirazzista milanese racconta che i due pullman provenienti da Milano sono stati fermati sulla tangenziale di Modena, dove erano diretti per partecipare al corteo nazionale contro i Cie.
Nonostante lo spiegamento di forze dell'ordine che volevano impedire loro di raggiungere la destinazione, alla fine intorno alle 16.00 sono riusciti ad arrivare alla stazione di Modena, da dove partirà il corteo.
Mentre la radio tutta si avvicina al concerto del 21 giugno al Forte Prenestino, mercoledì sera abbiamo realizzato due mini-interviste con i due gruppi che apriranno la serata dedicata a Radiondarossa e che anticiperanno sul palco Jello Biafra. I Gronge, storica band romana di "techno-punkcabaret", capaci di raccontare con ironia e con il gioco di contrasti le contraddizioni della vita precaria contemporanea. I Rancore, che dal 2002 accompagnano con le loro voci e la loro musica molte storie e molte lotte in questa città.
Del tutto inaspettatamente la prima sezione della corte di Cassazione ha annullato la misura cautelare nei confronti di Manolo e Costantino accogliendo il ricorso presentato dal loro legale.
E' avvenuto ieri lo sgombero di Casa Guzzetta, edificio nel centro di Palermo dove vivevano sette famiglie. Il pretesto sarebbe l'inagibilità della Casa. Ieri sera si è tenuto un sit-in di protesta davanti al Comune. Questo pomeriggio alle 15:00 si terrà un tavolo tecnico in prefettura per trovare una soluzione abitativa per le famiglie di occupanti.
Un intervento di Oreste Scolzone riguardo agli accordi sulla Fiat di Pomigliano D'Arco.