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Salerno: nessun porto per il genocidio. Presidio

Questa mattina la rete No Harbour for Genocide ha manifestato nuovamente davanti al porto di Salerno, insieme ai portuali SI Cobas in sciopero, per denunciare e bloccare l'uso del terminal per il trasporto di armi dirette a Israele. E' la terza manifestazioni a partire dal 22 settembre quando circa duemila persone occuparono il porto e riuscirono a imporre un colloquio con la società terminalista a cui fu posta la richiesta poi ribadita il 3 ottobre e portata anche oggi in strada: basta uso dei porti per le armi del genocidio. Ne parliamo con una compagna di No Harbour for Genocide.

Durata

Roma: corteo per lo sciopero da piazza Indipendenza a Barberini

Oggi sciopero generale indetto da COBAS, CUB, ADL Varese, CUB SUR, SGB,
SBM, ADL COBAS, CLAP, SIAL COBAS, COBAS, Cobas Scuola, S.I, USI, USB,UNICOBAS. Il corteo è partito da piazza Indipendenza (da cui potete ascoltare la prima corrispondenza) diretto a piazza Barberini. Una seconda corrispondenza quando la manifestazione ha raggiunto il ministero dei trasporti.

Oggi a Pisa ferrovieri contro la guerra

Con Federico della CUB Pisa, abbiamo parlato dell'assemblea convocata per il 26 novembre in piazza della Stazione di Pisa, dal Coordinamento Antimilitarista Livornese e la CUB Pisa come parte della campagna "Ferrovieri contro la guerra" per denunciare quanto sta avvenendo sulla linea ferroviaria Pisa-Livorno e in merito al potenziamento della base militare di Camp Darby. 

Sul DDL Gasparri: antisionismo non è antisemitismo

Organizzazioni sociali, collettivi e realtà palestinesi hanno partecipato ad un’assemblea nazionale pubblica domenica 23 novembre alle ore 10:30, al Centro Sociale Giorgio Costa di Bologna, dedicata all’analisi del DDL Gasparri.

A Madrid le università pubbliche in piazza

Il 26 e il 27 novembre lavoratori, studenti e docenti delle sei università pubbliche di Madrid (Complutense, Rey Juan Carlos, Carlos III, Autónoma, Politécnica e Alcalá de Henares) sono chiamati a uno sciopero generale dietro lo slogan “Se non c’è tregua per le università pubbliche, non ci sarà pace per chi ci soffoca”.

Durata

Brasile: la lotta delle comunità quilombola

Alla Cúpula dos Povos incontriamo Mariateresa Muraca docente nella più grande Università dell'Amazzonia brasiliana. Con lei parliamo delle donne indigene in particolare del Quilombo che nasce dalla fuga delle schiavi e degli schiavi che non si sono volute sottomettere al colonialismo del regime imperialista ed hanno ricercato dei modi di vita indipendente. Ogni Quilombo ha la sua storia ma si tratta comunque di comunità di schiave fuggitive che sono riuscite a creare una lotta con quelle originarie per la riappropriazione della terra contro le multinazionali soprattutto minerarie.