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graffiti

Dans la Rue Partizan: 15 anni dalla strada per la strada

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L’anno che verrà sarò un anno speciale. Nel 2025 festeggeremo i 15 anni di Dans la Rue.
 
15 anni di Dans la Rue: ne parliamo con un compagno del collettivo.

Era il 2010 quando organizzammo la nostra prima jam: un block party nella periferia est di Roma. Infatti, nel giugno di quell’anno facemmo una scommessa: organizzare una murata libera di graffiti, senza gerarchie, special guests e competizioni. Una festa hiphop do it yourself, in un piazzale di periferia, a Piazza Pino Pascali, appunto. Tutto questo succedeva in contemporanea ad un evento chiamato “Contest internazionale di graffiti”, organizzato dai fascisti di Casapound. Invitammo tutta la scena hiphop romana, e non solo, a disertare questo evento e a venire alla nostra festa. Riuscimmo così a sabotare il tentativo dei fascisti di appropriarsi della cultura hiphop, chiedendo a rappers, writers, djs e breakers di prendere posizione, in difesa di questa cultura e delle sue origini, per difendere l’hiphop come “voce di chi non ha voce”, come voce dei ghetti delle grandi metropoli. La jam del 2010 fu un autentico successo e da allora il Dans la rue rappresenta un punto di riferimento per tutti quelli che pensano che la scena hiphop non possa essere un burattino nelle mani dei fascisti. Dans la rue - block party: una festa di quartiere in cui ognuno porta il suo contributo, il suo sapere e lo condivide. Nessuno scopo di lucro, solo la voglia di stare insieme.
 
Dans la rue, letteralmente “per la strada” o “nella strada” è ciò che siamo ancora oggi, un gruppo di ragazzi e ragazze intimamente legati al mondo del writing con storie e biografie molto diverse, ma che in comune condivide la passione per i graffiti, come modo di esplorare gli angoli dimenticati della metropoli e lasciare tracce al nostro passaggio, un modo per esprimere e condividere ciò che pensiamo sui muri della nostra città.

PROGRAMMA 14 GIUGNO
~dalle 10:00
FREE WALL a tema resistenza
BAR e MERCHANDISING
DJ SET

~dalle 16:00
OPEN FREESTYLE
OPEN BREAKDANCE FLOOR

DALLA STRADA, PER LA STRADA, DA 15 ANNI

Street art, graffiti, decoro e territori partendo dall'azione di Blu a Bologna

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A partire dall'azione di Blu di pochi giorni fa che, insieme ai compagni dell'Xm24 e del Crash!, ha cancellato alcuni suoi graffiti nella città di Bologna, abbiamo discusso, questa mattina, del ruolo della street art nell'aggressione ai territori, della retorica sul degrado a cui vengono contrapposte opere di "riqualificazione" istituzionale utilizzando interventi legati all'arte urbana. Ne abbiamo parlato con un compagno della redazione, da anni nel mondo dei graffiti, con un compagno del Crash! di Bologna e con un compagno che ha partecipato all'organizzazione dal basso delle murate di Blu sui palazzi popolari a S.Basilio. L'azione di Blu, infatti, mette in luce diverse contraddizioni sia del mondo street art che dell'utilizzo da parte delle istituzioni e privati. L'artista infatti ha oscurato i sui pezzi per impedire che venissero sfruttate dall'evento sulla street art "Banksy and co" organizzato da Fabio Roversi Monaco ex-presidente di Bologna Fiere e di Fondazione Carisbo, tuttora alla guida di Banca Imi, Accademia di Belle Arti e Genus Bononiae – Musei della Città.