Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

Udienze per il processo all'ex scuola 8 Marzo e ai solidali per la Palestina

Piazzale Clodio, Roma, Palestina, occupazione, casa

ore 9.00 conferenza stampa e presidio per il processo contro i compagni solidali con la Palestina lanciato dalla Rete romana di solidarietà per la Palestina

 

ore 11 presidio per le occupanti e gli occupanti dell'8 marzo


  17 E 24 FEBBRAIO UDIENZE PRELIMINARI PER IL PROCESSO CONTRO I/LE COMPAGNI/E CHE OCCUPAVANO LA EX-SCUOLA 8 MARZO. L'edificio nel quartiere della Magliana, abbandonato da molti anni, fu occupato il 15 giugno 2007 da alcune decine di famiglie di senza casa insieme con compagni/e del C.S.O.A. Macchia Rossa. Dopo due anni di occupazione, decine di iniziative nel quartiere, manifestazioni insieme agli altri movimenti di lotta per il diritto all'abitare, e picchetti antisfratto, scattano gli arresti. I provvedimenti di custodia cautelare arrivano a conclusione di un'indagine posticcia realizzata dai Carabinieri. Un impianto accusatorio senza alcuna prova concreta, un teorema costruito utilizzando solo delle dichiarazioni rilasciate da alcuni occupanti: per lo più soggetti violenti e/o alcolizzati allontanati dall'occupazione. Dichiarazioni talvolta ottenute dai CC grazie all'assenza di permesso di soggiorno dei personaggi in questione. Ma la volontà politica del PDL romano e la campagna stampa diffamatoria de "Il Tempo" e "Il Messagero" riescono a far arrivare l'inchiesta molto oltre l'immaginabile e ben sei provvedimenti di arresto vengono emessi. Il 14 settembre 2009 cento carabinieri con tanto di elicotteri e il generale dell'Arma Tomasone (carrierista reazionario e senza scrupoli) in testa, effettuano gli arresti. Fino a 17 giorni di carcere e molte settimane di domiciliari gli effetti immediati. L'allontanamento forzato con gli arresti prima e con le minacce dopo di compagni/e e degli occupanti più responsabili ha come ulteriore conseguenza di far sprofondare nel degrado totale l'occupazione otto marzo dove ormai da tempo vige l'unica regola della sopraffazione e della violenza. Per la felicità dei malavitosi che possono finalmente gestire la compravendita delle stanze e con il tacito (?) assenzo delle forze dell'ordine. Il 17 ed il 24 febbraio, a due anni e mezzo di distanza, sono state fissate le due sedute per l'udienza preliminare che stabilirà quali sono i capi di imputazione da cui compagni e compagne dovranno difendersi. Il PM ha chiesto il rinvio a giudizio per 28 reati tra cui estorsione, furto aggravato, detenzione di armi oltre all'onnipresente associazione a delinquere, senza escludere neanche quelli già rigettati dal tribunale del riesame ai fini della custodia cautelare. Si ripropone senza nessuna novità, e soprattutto senza vergogna, tutto l'impianto accusatorio teso a descrivere chi lotta come volgare microcriminale. Rigettiamo tutte le loro accuse false. Rivendichiamo l'auto-organizzazione e la lotta come strade necessarie per il soddisfacimento dei bisogni sociali e la costruzione di un futuro diverso. Un futuro libero da parassiti come Caltagirone che non contento di aver speculato per decenni sul bisogno casa vorrebbe continuare ad arricchirsi gestendo l'erogazione dell'acqua a Roma, alla faccia della volontà popolare espressa nel referendum del giugno scorso. Un futuro libero da gente come Alemanno e Santori capaci solo di fare assumere nelle aziende pubbliche amichetti, parenti e camerati. Un futuro libero dal'arroganza dei padroni, dai diktat delle banche e dai paladini del profitto. SOLIDARIETA' A CHI, LOTTANDO, CADE NELLE MAGLIE DELLA REPRESSIONE DI POLIZIA, CARABINIERI E MAGISTRATURA! LIBERTA' IMMEDIATA PER I COMPAGNI E LE COMPAGNE INCARCERATI PER LE LOTTE CONTRO LA TAV IN VAL DI SUSA! L'AUTO-ORGANIZZAZIONE NON E' UN CRIMINE: IL VERO CRIMINALE E' CHI SVENDE IL PATRIMONIO PUBBLICO, CHI SFRUTTA I LAVORATORI CON CONTRATTI DI LAVORO UMILIANTI, CHI VUOLE CANCELLARE L'ARTICOLO 18, CHI PRIVATIZZA I SERVIZI SOCIALI! CONTRO LA CRISI AUTO-ORGANIZZAZIAMOCI E LOTTIAMO PER LA COSTRUZIONE DI UN'ALTERNATIVA AL CAPITALISMO! CSOA Macchia Rossa - Magliana - via Pieve Fosciana 56 - 82 - www.inventati.org/macchiarossa ---------------------

LIBERTA' DAL RAZZISMO E DALL'APARTHEID

 

Era il 24 Giugno 2010 quando la Rete Romana di Solidarietà con il

Popolo Palestinese manifestava in Campidoglio, luogo simbolo della

cittadinanza, per porre all'attenzione dell'opinione pubblica la

questione delle migliaia di civili palestinesi detenuti nelle carceri

israeliane, spesso con detenzioni amministrative in assenza di accuse

specifiche e senza alcun processo.

 

Un presidio con candeline, con uno striscione e qualche bandiera.

 

Poco dopo l'arrivo sulla scalinata, mentre il tutto si svolgeva

pacificamente, il presidio è stato attaccato violentemente da un gruppo

di squadristi non meglio identificati che al grido di "arabi di m....",

con caschi e tirapugni si sono accaniti contro i palestinesi individuati

tra le persone presenti sulla scalinata.

Gli aggressori si sono poi allontanati nell'indifferenza delle forze

dell'ordine presenti sul posto.

 

Solo nei giorni successivi si è appreso dalle dichiarazioni pubbliche

rilasciate da alcuni appartenenti alla comunità ebraica di Roma che gli

aggressori appartenevano al servizio d'ordine della comunità.

 

Nonostante l'aggressione, i feriti e le lesioni permanenti riportate da

un ragazzo palestinese che è stato costretto a diversi mesi di

ospedalizzazione, la ferita più profonda resta quella di non poter

manifestare liberamente nella città di Roma al fianco della popolazione

palestinese che da più di 60 anni vive sotto occupazione militare,

colonialismo e apartheid. Oltre al danno la beffa: alcun* partecipanti

al presidio sono stati denunciat* e il prossimo 17 febbraio il GIP del

tribunale di Roma si pronuncerà sull'episodio.

 

La Rete Romana chiama tutte le persone solidali con la lotta della

popolazione palestinese ad un presidio pubblico davanti al tribunale di

Roma per riaffermare che di Palestina si può e si deve parlare, per

manifestare ancora una volta al fianco di ogni palestinese, perché

senza la loro libertà non saremo mai liber*.

 

Libertà di manifestare per la Palestina!

Libertà per i prigionieri politici palestinesi e solidarietà ai

detenuti in sciopero della fame!

Le lotte non si arrestano.

 

APPUNTAMENTO VENERDÌ 17 FEBBRAIO ORE 10 PIAZZALE CLODIO