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Corteo dal Cie di corso Brunelleschi

Torino

SOSTENIAMO I RECLUSI IN LOTTA
CONTRO I LAGER DELLA DEMOCRAZIA

 
Da lunedì 19 luglio Sabri è sul tetto del CIE di corso Brunelleschi.
Sabri sta lottando contro una legge iniqua e razzista. Sta reagendo ai soprusi subiti all'interno di una struttura repressiva violenta e disumana.
Sabri non aveva un pezzo di carta. Non aveva il permesso di soggiorno.
Un altro immigrato prigioniero, Maher, è in cella d'isolamento perché ieri si è tagliato, per
protesta, procurandosi delle lesioni a una mano.
I CIE sono campi di concentramento per immigrati dove spesso l'ultima forma di ribellione
che rimane è l'autolesionismo o peggio il suicidio.
Anche gli altri detenuti sono in fermento, e non solo a Torino, dopo le dichiarazioni del
Ministro Maroni che annunciano nuove imminenti deportazioni.
I CIE sono i luoghi in cui si concretizza il ricatto che consente di imporre condizioni di sfruttamento sempre più brutali, dove si crea una manodopera immigrata sempre più
servile, imponendo a tutti quanti, italiani e stranieri, condizioni di vita sempre più misere e
precarie. Se la minaccia di perdere il posto di lavoro è un incubo che incombe su chiunque,
questo per un immigrato significa diventare un essere illegale, carne da internamento e
deportazione.
I CIE sono non-luoghi di sospensione della dignità, dell'identità e della libertà. Luoghi dove
abusi, pestaggi, somministrazione coatta di psicofarmaci e perfino i tentati stupri sono
all'ordine del giorno. Da un momento all'altro la polizia del CIE potrebbe fare irruzione
nelle sezioni per prelevare i reclusi e trascinarli fuori per il rimpatrio, una procedura spesso
espletata a suon di calci e manganellate.
Affinché questi luoghi sommersi non rimangano buchi neri nella nostra coscienza e nella
nostra memoria invitiamo tutti a esprimere solidarietà a Sabri e a tutti i detenuti del CIE.
Da lunedì, un presidio permanente è attivo giorno e notte di fronte ai muri di corso
Brunelleschi per sostenere concretamente la lotta dei prigionieri, cercando di impedirne la
deportazione che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni; invitiamo tutti a partecipare e a
contribuire alla resistenza.

 
GIOVEDI 22 LUGLIO ALLE 21:00
MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETÀ
con partenza dal presidio, in corso Brunelleschi / via Monginevro

 
Gli immigrati reclusi hanno già dimostrato di volersi battere e lo stanno facendo,
spetta a tutti noi, ora, contribuire a questa battaglia antirazzista per affermare il diritto ad
essere accolto sul territorio italiano per chi, magari in fuga dalla guerra e dalla miseria, ha
attraversato il mare rischiando la vita in cerca di miglior fortuna.
Sosteniamo gli immigrati in lotta unendoci al loro grido: LIBERTÀ!

 
Antirazzisti solidali con i reclusi di corso Brunelleschi