Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

Corteo antifascista

Piazza Malatesta, Roma
Tipo evento

 Sabato 3 Febbraio, a Macerata, un fascista esce in strada e spara su persone la cui unica “colpa” è avere la  pelle  scura. Si tratta di un vile e gravissimo atto politico, espressione coerente dell'ideologia e dei  programmi fascisti. Come tale va considerato e affrontato.


 C'è chi tenta invece di minimizzare il fatto connotandolo come  l'isolato gesto di un folle. Per trovare una  logica accettabile di questo attentato lo si lega alla tragica vicenda  di una ragazza morta ammazzata. Così  ancora una volta il corpo delle donne viene strumentalizzato per  giustificare l'ingiustificabile, e dare  spazio alla propaganda elettorale fascista come è avvenuto per i fatti  di via Teano a Roma.


La stampa parla dell'assassino, non parla delle vittime. Ma quanto vale la vita di una persona? Dipende da dove è nata.  Non vale  niente nei ghetti di braccianti  del mezzogiorno, non vale niente sui “barconi della speranza”, non vale  niente nelle strade delle nostre  città. Non vale niente se sei un operaio, un pendolare, se abiti in un  quartiere di periferia. Ciò che conta è il tuo ruolo nell'economia di questa società.

I fascisti lo sanno, ma il loro ruolo è da sempre difendere i potenti  secondo l'antico principio del divide et  impera.


A Torpignattara come in molti altri quartieri di Roma e in tutte le città, la Lega, Fratelli d'Italia,  Casapound, Forza Nuova e altri movimenti fascisti, si stanno mobilitando per costruire un potere  territoriale che mira concretamente ad attaccare le nostre vite. Le  modalità dell'intervento fascista vanno  dalla retorica assistenzialista dell'aiuto solo agli italiani in  difficoltà, ai violenti attacchi nei confronti degli  immigrati, e non solo. E' di qualche settimana fa la notizia del  pestaggio  di un uomo bengalese avvenuto  sulle strade del nostro quartiere, ed è l'ennesimo.


Di fronte a tutto questo non si può più girare la testa e far finta di niente.  I fatti di Macerata devono segnare un punto di  non ritorno.  Da una parte esiste chi si augura che donne, uomini e bambini anneghino  in mare, vengano torturati, o  ammazzati in strada come cani. Persone che vogliono le nostre vite  rinchiuse da filo spinato, controllate  da militari con i fucili in mano. Un mondo dove ogni forma di  diversità, di libertà, venga sacrificata  sull'altare di una falso interesse  nazionale che è, come è sempre  stato, l'interesse dei pochi, l'interesse dei  potenti. Questi fascisti, questi sciacalli, non possono più essere  tollerati nei nostri quartieri. E non lo  saranno.


Di contro c'è chi ogni giorno costruisce solidarietà, chi tenta di organizzarsi e risolvere insieme i problemi delle nostre vite, chi pensa a comunità unite e in grado di autodeterminarsi. Dobbiamo prendere coscienza della inconciliabilità di queste due visioni e scegliere da che parte stare. Chiamiamo una mobilitazione a partire dai nostri quartieri che dica a
 voce alta che non accetteremo più la presenza di questi assassini nei nostri territori, che Roma e i suoi abitanti ripudiano il razzismo, ripudiano  i fascisti e i loro discorsi. Chiamiamo all'impegno di ognuno e ognuna  di noi alla mobilitazione.


Per ribadire che in ogni strada, ogni giorno, ovunque ci troviamo, noi non smetteremo di opporci con ogni mezzo necessario alla violenza fascista, alla sua retorica ipocrita, al  suo progetto di mondo e società.

 VENERDì 9 FEBBRAIO ORE 18:00
 PIAZZA R. MALATESTA

 Febbraio 2018
 TORPIGNATTARA SOLIDALE