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Roma - conclusa la mobilitazione di fronte al Campidoglio contro il Bilancio 2010

In occasione dell'approvazione del bilancio 2010 del comune di Roma, i movimenti si sono mobilitati dalle 15,00 di questo pomeriggio. Già due settimane fa si erano ritrovati in massa sempre di fronte alla sede del Comune, contro l'approvazione di questo bilancio lacrime e sangue. Ascolta una corrispondenza che traccia le conclusioni della giornata di mobilitazione.

Durata

Samir è fuori dal Cie

Corrispondenza con l'avvocato che difende Samir, che non è più sul tetto ed è uscito dal Cie. L'avvocato ricostruisce la vicenda di un uomo che nel suo paese d'origine rischia una condanna a 20 di carcere in alta sorveglianza e ha  presentato richiesta d'asilo da soli due giorni. Samir è ora fuori dal lager, tuttavia la sua vicenda non si è ancora conclusa. 

 

Samir sul tetto del Cie di Ponte Galeria

Ieri notte Samir è salito sul tetto di una baracca del Cie di Ponte Galeria.
Non vuole scendere perché non si fida (gli hanno detto che lo libereranno oggi). Anche l'avvocato teme sia una trappola e oggi andrà al Cie per verificare la situazione.
Scoccate le 24.00 di stanotte, Samir avrebbe dovuto lasciarsi alle spalle le mura infernali del Cie di Ponte Galeria perchè i sei mesi di prigionia erano scaduti.

A Ponte Galeria era arrivato da poco meno di una settimana, perchè trasferito dal Cie di Torino in seguito alla rivolta.

Occupato il consolato tunisino anche a Roma

A Roma, una cinquantina di antirazziste antirazzisti hanno occupato il consolato tunisino per sostenere la lotta di Sabri contro la deportazione.
Sul cancello é stato affisso uno striscione con la scritta: «Prima sfruttati/e, poi recluse/i e deportate/i. UE + Frontex: assassini» (guarda la foto dello striscione).
Stanno aspettando il console tunisino e non se ne andranno finché i funzionari non forniranno loro notizie certe sulle condizioni di salute di Sabri e su dove si trova.

Occupato il consolato tunisino a Milano

A Milano, intorno alle 11.00 di questa mattina, un gruppo di compagni solidali con la lotta di Sabri è entrato dentro al cortile del consolato tunisino dove è stato appeso uno striscione contro le
deportazioni e sono stati distribuiti volantini. Gli impiegati del consolato, durante tutta una
serie di animatissime discussioni, hanno sostenuto di non essere responsabili delle deportazioni dei senza documenti e di essere lì solo per fare i passaporti!