Covid19: un po' di numeri
Con Andrea Capocci de Il Manifesto diamo un po' di numeri sul Corona Virus. Sui contagi, sulle terapie intensive, sui licenziati.
Con Andrea Capocci de Il Manifesto diamo un po' di numeri sul Corona Virus. Sui contagi, sulle terapie intensive, sui licenziati.
In Cina le persone sono ormai a due mesi di quarantena, il picco delle infezioni da Corona virus sta scendendo, le città stanno piano piano tornando a vivere. Riaperta la metro, alcuni pub, la gente gira in automobile. Ma il pericolo ora sono i rientri degli internazionali in Cina. Per cui le misure rimangono alte, si può uscire ma non si possono ricevere persone dentro casa. La situazione ritornerà mai come prima della diffusione del corona virus? Sembrerebbe di no.
Intervista con una compagna del Comitato Romano AEC (Assistenti Educativi Culturali, operatori e operatrici impegnati nel lavoro di inclusione scolastica di alunni con disabilità) sulla situazione che si è venuta a creare con la chiusura delle scuole per l'emergenza coronavirus.
Dopo 15 giorni di sciopero, nella tarda serata di ieri, è stato firmato l'accordo che salva tutti i posti di lavoro, tutti i lavoratori avranno la turnistica che coinvolgerà tutti i lavoratori e verrà riconosciuto integralmente il CCNL Logistica e Trasporto Merci.
Un compagno del SI Cobas ci illustra i contenuti dell'accordo, una vittoria per i lavoratori in sciopero da diverse settimane e un esempio per le vertenze future
Una compagna ci aggiorna sulle rivolte al carcere di Bologna, in cui gran parte del maschile è in rivolta. Purtroppo l'enorme spiegamento di polizia ha impedito di comunicare con i detenuti in rivolta.
In collegamento con una compagna parliamo della rivolta in carcere a Salerno. I detenuti rivendicano la loro liberazione come unica misura antiepidemiologica. L'istituzione risponde col taglio dell'acqua e dell'elettricità, massiccio intervento della polizia, violenze. Attualmente non si ha notizia di trasferimenti.
Mentre scriviamo, anche il carcere di Bologna è in rivolta.
Una quarantina di compagne e compagni si è data appuntamento sotto Rebibbia per portare solidarietà alle proteste di detenute e detenuti.
Se avete amici, parenti, conoscenti in carcere e volete fare sapere cosa sta succedendo, potete scrivere a: