Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

Prove di sterminio.Gli stermini dimenticati.

Data di trasmissione

Durante la giornata della memoria parliamo degli stermini dimenticati quelli che la storia recente dell’umanità  ha lasciato ben pochi testimoni e, forse proprio per questo, ha dimenticato.

Si tratta dello sterminio delle persone con disabilità, di sinti, di rhom,violate,di uomini e donne omosessuali violentate e massacrate dai  nazisti prima  di venire incenerite e fatte sparire per sempre nel nulla.

Tutto nasce dall'idea di uccidere gli «inutili» pazienti mentalmente disabili , ed è qui che ha inizio il programma T4 veniva anche chiamato «programma eutanasia» da molti di coloro che erano coinvolti in quest'operazione, ma l'espressione non ha nulla a che vedere con la definizione odierna di eutanasia.

Il programma non era infatti motivato dalla preoccupazione per il benessere dell'ammalato ma dal concetto di «igiene razziale» nelòl'ottica dell'eugenetica.allora imperanti in Germania.

T4 è l'abreviazione di "Tiergartenstrasse 4", l'indirizzo del quartiere Tiergarten di Berlino dove era situato il quartier generale dell'ente pubblico  per la salute e l'assistenza sociale.

All'inizio ci fu la sterilizzazione forzata di persone affette da una serie di malattie ereditarie - o supposte tali - come schizofrenia, epilessia, cecità, sordità, corea di Huntington e deficienza mentale. e anche degli  alcoolisti cronici.
Si stima che l'attuazione del programma T4 abbia portato all'uccisione di un totale di persone compreso tra le 60.000 e le 100.000...Dovevano essere segnalati «tutti i bambini di età inferiore ai tre anni nei quali sia sospetta una delle seguenti gravi malattie ereditarie: idiozia e sindrome di Down (specialmente se associato a cecità o sordità); macrocefalia; idrocefalia; malformazioni di ogni genere specialmente agli arti, la testa e la colonna vertebrale; inoltre le paralisi, incluse le condizioni spastiche».

La paura del "diverso" oggi si concretizza all'interno dei nuovi Lager chiamati CIE.

 

Ne parliamo con la Presidente dell'A.V.I. (Agenzia per la Vita Indipendente) Silvia Cutrera.