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Kurdistan, 204 città in piazza

Data di trasmissione
Durata 11m 49s

In 204 città del mondo si sono svolte in contemporanea manifestazioni sabato scorso in occasione della giornata di solidarietà internazionale con il popolo curdo, ai nostri microfoni ci racconta come è andata un compagno dell'ufficio di informazione per il Kurdistan in Italia.

Oggi pomeriggio invece assemblea dibattito alla facoltà di scienze politiche dell'univresità La sapienza di Roma. Questo il comunicato di indizione

 

Da più di un mese la città di Kobanê sta resistendo all'assedio dei miliziani dell'ISIS. É il terzo assedio che la popolazione kurda e le sue unità di difesa – le YPG (Unità di difesa del popolo) e YPJ (Unità di difesa delle donne) – subiscono dal marzo 2014.
Kobanê è anche uno dei tre cantoni che dall'inizio del 2014 costituiscono l'autogoverno del Rojava, il Kurdistan Occidentale o siriano. Da circa due anni, infatti, in un contesto di guerra civile, le popolazioni del Rojava stanno cercando di costruire un modello alternativo di organizzazione sociale: un autogoverno, appunto, fondato sul rispetto e la partecipazione attiva di tutte le componenti etniche e religiose; sulla dignità e la solidarietà; sull'uguaglianza tra le persone, e in particolare tra l'uomo e la donna.
A Kobanê si sta combattendo una guerra di vitale importanza: da un lato, una banda di fascisti - sostenuta e finanziata negli anni da USA, Arabia Saudita, e nell'ultimo mese in particolare dalla Turchia – che ha acquisito forza dalle guerre civili irachena e siriana; dall'altro, il coraggio e la dignità di un popolo, quello kurdo, che da decenni lotta per la propria libertà e per l'autodeterminazione.
Con questo dibattito vogliamo cercare di capirci qualcosa di più: da dove vengono la forza e la coscienza che il popolo kurdo sta mettendo in campo? Qual è, realmente, la posta in gioco a Kobanê? Come i mezzi di comunicazione, in Italia e in Europa, stanno raccontando quanto avviene nel Kurdistan siriano?
Ne discuteremo con Yilmaz, responsabile della comunità kurda in Italia; con Naiera, una ragazza del Centro Culturale Ararat; con Raffaele Cadin, docente di Diritto Internazionale della Facoltà di Scienze Politiche della Sapienza.