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#SUI17CIMETTOLAFIRMA

Data di trasmissione
Durata 7m 5s

Dopo i 17 obblighi di firma nei confronti di militanti dei centri sociali Ex Carcere ed Anomalia, questo pomeriggio la Palermo antagonista scende in piazza.

La testimonianza di una compagna palermitana in audio, di seguito invece il comunicato che indice la manifestazione di oggi.

 

 

La polizia di Palermo su mandato della procura della repubblica ha eseguito 17 misure cautelari di obblighi di firma nei confronti di militanti dei centri sociali ExKarcere e Anomalia. Dai movimenti studenteschi e universitari dell'Onda a quelli in difesa del territorio e per i diritti civili in tanti abbiamo lottato a fianco di questi 17.
Adesso un teorema afferma che per quei cortei e quelle assemblee ci fosse un'associazione a delinquere per turbativa dell'ordine pubblico":l'accusa pare essere non quella relativa alla radicalità della politica bensì quella di una associazione a delinquere "classicamente" intesa come "criminale". la traduzione di questo teorema della procura e' essere accusati di avere manifestato ripetutamente come studenti, precari, lavoratori, disoccupati per la rivendicazione di diritti sociali nella nostra citta. Un gravissimo precedente nella storia cittadina delle lotte sociali a Palermo. Infatti tutti i protagonisti destinatari di questi provvedimenti sono da 10 anni in prima fila nelle lotte sociali per il diritto allo studio,alla casa , al lavoro , per i diritti civili e contro la guerra.'. Ci riconosciamo, e sempre lo faremo, nel diritto, di cui finora ci siamo avvalsi, di poterci organizzare in maniera collettiva per creare nella città in cui abitiamo e nei luoghi che attraversiamo nella vita quotidiana momenti di dibattito e appuntamenti di piazza nel corso dei quali abbiamo la possibilità di informare la cittadinanza intera su quali sono le nostre istanze e qual'è la nostra visione della realtà. Ciò che in tutti questi anni si è fatto è discutere e cercare in maniera collettiva soluzioni e alternative alle politiche delle varie amministrazioni e dei governi che hanno generato impoverimento delle classi subalterne, annichilimento della coscienza e impoverimento del sapere accademico. Privarci di tale possibilità significherebbe privarci della possibilità di dare un'alternativa a questo stato di cose che sappiamo bene non essere da tutti condiviso. Non è un caso che buona parte dei fatti contestati si riferisce a stagioni di grandi mobilitazioni sociali come quelle studentesche contro la Riforma-Gelmini. A queste abbiamo partecipato perchè convinti della profonda ingiustizia insita in tali politiche; lo abbiamo fatto, del resto, insieme ad altre decine di migliaia di persone che ci hanno conosciuto e riconosciuto al loro fianco. La formula repressiva adottata non ci farà comunque desistere dal creare continui momenti collettivi di discussione e di lotta perché crediamo fermamente nella necessità e nella “bontà” di questi, della loro utilità nella realizzazione di un'alternativa allo stato reale votato all'impoverimento della maggioranza della popolazione. Continueremo a mantenere attive le tante e partecipate attività dei nostri centri sociali che sono punto di riferimento per tutti i giovani e tutte le famiglie dei quartieri popolari, a indire appuntamenti di piazza a cui tutta la città continuerà a partecipare, a creare momenti di confronto reale e critico all'interno delle nostre facoltà convinti che casa.lavoro,reddito e istruzione siano diritti fondamentali di cui tutti devono poter godere in maniera indiscriminata, che esistano altri modi di gestire gli spazi pubblici e vivere il sapere e che esista in generale un altro modo di intendere la realtà circostante che grazie alla partecipazione condivisa ha la possibilità di realizzarsi proprio attraverso questi momenti e in questi appuntamenti.

DIFENDIAMO INSIEME LA LIBERTà DI ESPRESSIONE, DI CRITICA, DI OPPOSIZIONE E DI MANIFESTAZIONE DEL DIRITTO POLITICO. RICHIEDIAMO INSIEME LA LIBERTÀ IMMEDIATA DEI 17 SOTTOPOSTI A MISURE CAUTELARI.

VENERDì 20 MARZO CONCENTRAMENTO ORE 17.30 - PIAZZA VERDI