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Roma social pride, no al bando sulla gestione dei campi per rom a Roma

Data di trasmissione
Durata 9m 16s

Mentre continua la mobilitazione per il ritiro del bando sulla gestione dei campi Rom, bando la cui scadenza è stata prorogata al 31 marzo e già definito dalle organizzazioni del sociale come il “bando della vergogna”, il commissario Tronca ritorna sulla tematica, lanciando una manifestazione d' interesse per il reperimento di strutture per l' apertura di sei centri di accoglienza per soli rom. La giunta commissariale del Comune di Roma continua nella promozione di un intervento giustizialista, piuttosto che sociale, confonde il lavoro di promozione dei diritti, di percorsi di integrazione, con azioni di esclusione e di assistenzialismo. Sei centri di accoglienza con catering compreso, sei nuovi ghetti in cui rinchiudere i cittadini rom, in cui si preferisce fornire loro anche le prime e basilari necessità, piuttosto che fornire loro strumenti sociali ed effettivi di inclusione e integrazione. Il Prefetto Tronca così promuove la cultura della discriminazione e alimenta il clima già rovente in termini di razzismo e di recinzione, dentro cui rinchiudere le problematiche degli ultimi della società. Si preferisce nascondere i problemi sotto il tappeto piuttosto che risolverli, facendo così rientrare dalla finestra la consuetudine dei c.d. residence per l' emergenza che arricchiscono i soliti e non risolvono i problemi, come già la vicenda di “mafia capitale ci ha insegnato”. Continua la mobilitazione nei prossimi giorni per continuare a denunciare questo impossibile stato delle cose.