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TVO #020 - Diritto alla mescolanza - Giovedì 30 Maggio 2013 ore 15

Data di trasmissione

ROR #20 giovedì 30 maggio “diritto alla mescolanza”

 

https://archive.org/details/TeatroValleOccupato020

 

Archivio:

http://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/archivio-trasmissioni-teatrovalleoccupato

 

Chi

Min.

Sigla

Oggi ci sono motivi per uscire nelle strade.

E bisognerà imparare a vederle in modo diverso. Lì, per strada, nessuno conosce nessuno. Ma è la guerra. Il nemico è quello di sempre, per questo nessuno lo sa. Mai. Oggi faremo un happening dove nessuno sa che parte gli tocca. Quindi non diciamo niente. Facciamo soltanto rumore. Serve qualsiasi cosa. Per strada. Non che oggi sia particolarmente importante. Ma lo faremo lo stesso. Ah, com'è triste la prudenza!

lorena

1.00

 

diritto alla mescolanza delle persone, a vivere in quartieri non omogenei, frequentati di giorno e di notte

Lorena/gatto

10''

chiacch

Genderotica + LETTURA 1

Anita/nina/tutti

7

Musica 01

http://www.youtube.com/watch?v=bc80tFJpTuo

bera

3

Telef

Pisa – Pizzi/Fulvio

 

05.00.00

2usica 01

Elton John - Rocket man http://www.youtube.com/watch?v=DiPT-seJ9uc

 

?

Telef

Vocazione | Riceci/Paolo

 

05.00.00

 

interviste su ROR

 

6

lettura

PUNTO GRIGIO

ELOGIO DELLA SCONFITTA
Guardo giù. C’è un ovale schiacciato, aperto al centro. Tubi bianchi di ferro formano un altro ovale dentro al primo. Guardo meglio, devo scendere un po’. Sta per cominciare. Questo nuovo stato comincia a piacermi. È comodo, non ci sono scocciatori che parlano sul più bello. Vedo la tifoseria senza entrare nella bolgia e soprattutto posso anche cambiare continuamente punto di vista. Ah ecco. Forse è questo che porta male?

Fatto sta che noiosamente vedo uomini in calzettoni che vanno a destra e a sinistra senza sapere bene quello che fanno. Non c’è una manovra di gioco, non c’è nessuna impostazione. Certo con quello lì. Che pretendi.

Ma la noia presto si trasforma, basta un tiro da sinistra a cui non dai peso, che sembra uguale a tutti gli altri.

Lascia il posto alla sconfitta.

Perché?

Beh ci sarebbero tanti motivi, non ultimo uno con la maglietta diversa. Uno che sta indietro. Uno che esulta da solo. Uno che da ragazzino era quello che non sapeva giocare a pallone. Uno con i guantoni che sembra un boxeur. Uno che qui in questa squadra credono che non sia indispensabile.

Salgo su con gli altri.

Quello che succederà dopo non voglio vederlo, l’ho vissuto tante volte.

Però la sconfitta ha anche i suoi lati positivi.

Per esempio puoi andare via prima.

Puoi lamentarti del fatto che tu non hai un portiere da trent’anni.

Puoi andare a letto presto e riposare mentre tutti gli altri sono in giro a esultare.

Puoi ripeterti anche qui sospeso nell’aria fresca di un maggio imprevisto che mai na gioia. In questa vita e pure in quell’altra.

No non è cambiato proprio niente.

 

Ciro

2

Musica

03

+ http://www.youtube.com/watch?v=xiSHgBiYYCU (diaframma - il portiere)

 

?

 

lettera di don gallo a fabrizio de andrè

di don Andrea Gallo, Genova, 14 gennaio 1999 2'
Caro Faber,
da tanti anni canto con te, per dare voce agli ultimi, ai vinti, ai fragili, ai perdenti. Canto con te e con tanti ragazzi in Comunità.
Quanti «Geordie» o «Michè», «Marinella» o «Bocca di Rosa» vivono accanto a me, nella mia città di mare che è anche la tua. Anch’io ogni giorno, come prete, «verso il vino e spezzo il pane per chi ha sete e fame». Tu, Faber, mi hai insegnato a distribuirlo, non solo tra le mura del Tempio, ma per le strade, nei vicoli più oscuri, nell’esclusione.
E ho scoperto con te, camminando in via del Campo, che «dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior».
La tua morte ci ha migliorati, Faber, come sa fare l’intelligenza.

Abbiamo riscoperto tutta la tua «antologia dell’amore», una profonda inquietudine dello spirito che coincide con l’aspirazione alla libertà.
E soprattutto, il tuo ricordo, le tue canzoni, ci stimolano ad andare avanti.
Caro Faber, tu non ci sei più ma restano gli emarginati, i pregiudizi, i diversi, restano l’ignoranza, l’arroganza, il potere, l’indifferenza.
La Comunità di san Benedetto ha aperto una porta in città. Nel 1971, mentre ascoltavamo il tuo album, Tutti morimmo a stento, in Comunità bussavano tanti personaggi derelitti e abbandonati: impiccati, migranti, tossicomani, suicidi, adolescenti traviate, bimbi impazziti per l’esplosione atomica.

Il tuo album ci lasciò una traccia indelebile. In quel tuo racconto crudo e dolente (che era ed è la nostra vita quotidiana) abbiamo intravisto una tenue parola di speranza, perché, come dicevi nella canzone, alla solitudine può seguire l’amore, come a ogni inverno segue la primavera [«Ma tu che vai, ma tu rimani / anche la neve morirà domani / l’amore ancora ci passerà vicino / nella stagione del biancospino», da L’amore, ndr].
È vero, Faber, di loro, degli esclusi, dei loro «occhi troppo belli», la mia Comunità si sente parte. Loro sanno essere i nostri occhi belli.
Caro Faber, grazie!

Ti abbiamo lasciato cantando
Storia di un impiegato, Canzone di Maggio. Ci sembrano troppo attuali. Ti sentiamo oggi così vicino, così stretto a noi. Grazie.

E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

GATTO

2

Musica 4

Fine Young Cannibals - good thing http://www.youtube.com/watch?v=uT9PUTQflwg

 

3'

 

 

http://www.accaddeoggi.it/
ACCADEVA OGGI : 1431: giovanna d'arco +

1978: dissidenti + 1920 nasceva Anna Proclemer + 1933 Stefano rodotà

 

2'

 

News Letter + BUGIE VERDI + MARCHE +

 

 

 

Intervista rigoletto

 

5'

IN FORSE

Collegamento con Tony olanda (tony.allotta)
+ Giulia Cinema

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

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