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A campo dei fiori PROTEGGI CURDI IN EUROPA

Campo dei fiori
Tipo evento

Lo stato turco sta intensificando la sua guerra contro i curdi in Europa massacrando Evin Goyi (Emine Kara), Mir Perwer e Abdurrahman Kizil a Parigi, il 23 dicembre 2022. Lo stesso stato turco massacrò anche Sakine Cansiz, Leyla Şaylemez e Fidan Doğan il 9 gennaio 2013 a Parigi. Entrambi i massacri sono avvenuti in centri curdi ed i profili degli autori di entrambi gli incidenti sono simili. Per quanto i funzionari del governo francese e le organizzazioni di sicurezza abbiano accolto le visite delle delegazioni curde riguardo al secondo massacro di Parigi, non c'è stata nessuna dichiarazione convincente a riguardo. Insieme alla comunità curda, anche l'opinione pubblica democratica in Francia ha chiesto che i dettagli dell'incidente vengano portati alla luce e che gli autori siano consegnati alla giustizia. Purtroppo, i “segreti di stato” francese nel primo massacro di Parigi ha offerto allo stato turco l'opportunità di realizzare il secondo massacro. È chiaro che entrambi i massacri di Parigi sono stati orchestrati dal regime fascista dell’AKP-MHP. Gli obiettivi sono i leader del movimento di liberazione curdo. Evin Goyi ha preso parte al movimento per 36 anni, lottando per la libertà del popolo curdo e delle donne curde, ed è stata rispettata come leader nella politica curda dalla comunità curda. Evin Goyi ha svolto un ruolo di primo piano nella lotta contro Daesh/ISIS in Rojava. Se le coraggiose donne curde come Evin non avessero sconfitto Daesh a Raqqa, né Parigi, né Bruxelles, né Berlino e né l'Europa nel suo insieme sarebbero stati protetti o al sicuro. Negli ultimi anni lo stato turco ha esteso la sua guerra ai curdi oltre i suoi confini fino all'Iraq e alla Siria/Rojava. L'ONU, la NATO, il Consiglio d'Europa e l'Unione Europea devono ancora prendere posizione sulla violazione del diritto internazionale da parte della Turchia.
Questo silenzio ha incoraggiato la Turchia a portare la guerra oltre i suoi confini, in Europa. Il presidente turco Erdogan desidera continuare il suo regno entrando nel 2023 con una vittoria. Questo perché ha portato il suo paese nell'instabilità economica, politica e sociale attraverso politiche autoritarie e fasciste. Per tutto il 2022, Erdogan ha sfruttato le risorse statali per massacrare i curdi in Turchia, Iraq e Siria/Rojava, ma non ha ottenuto vittorie. Nella sua ricerca del neo-ottomanismo nelle regioni del Rojava e del Başur in Kurdistan, la Turchia non è stata in grado di occupare queste regioni a causa della resistenza curda. Per questo la Turchia ha portato la guerra contro i curdi dentro i confini europei. Se l'Unione Europea non prenderà posizione
contro questo problema, il regime di Erdogan aumenterà la violenza e i massacri in Europa. La Turchia sta già cercando di legittimare il secondo massacro di Parigi. Infiltrando provocatori in manifestazioni ed eventi pacifici a cui partecipano decine di migliaia di curdi, lo stato turco sta tentando di manipolare la rabbia e il dolore delle persone. Con le sue politiche di violenza e manipolazione, impatta anche negativamente sulla solidarietà e la simpatia che la comunità curda ha acquisito in Francia e in Europa. Già a partire da ieri ha iniziato a denigrare i curdi e a giustificare i massacri contro di loro nello scacchiere internazionale, attraverso i suoi canali diplomatici e mediatici. La Turchia è alla ricerca di alleati strategici nella sua guerra contro i curdi e vuole che anche l'Europa sia tra questi. Per questo chiediamo a tutti di rimanere vigili contro le pericolose politiche dello stato turco. Chiediamo con urgenza alla Francia e all'Unione Europea di
portare la Turchia davanti a un tribunale internazionale e di prevenire ulteriori massacri da parte dello Stato turco facendo rispettare le decisioni politiche a riguardo.
Info: ararat.curdo@gmail.com
Centro Socio Culturale Ararat
Vi aspettiamo numerosi
Ci vediamo a Campo de Fiori