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Cie di corso Brunelleschi: Habib ancora sul tetto, solidarietà a Torino e non solo

Habib, il tunisino cui venivano somministrati farmaci scaduti, continua a protestare sul tetto del centro di corso Brunelleschi a Torino per opporsi alla deportazione forzata. I/le solidali sono ancora con lui. Il presidio è durato tutta la notte scorsa e continua ancora. Intanto, purtroppo, un altro tunisino, che si trovava in isolamento e "aspettava" la deportazione, è stato portato via. Anche a Firenze domani si terrà un presidio fuori al consolato tunisino dopo l'accordo tra il Viminale con i governi di Tunisia e Algeria e in solidarietà con i reclusi. 

Ancora sul tetto del Cie di corso Brunelleschi

Ascolta il racconto di un compagno torinese, dal presidio che si sta svolgendo davanti al Cie di corso Brunelleschi, per sostenere la lotta di Habib, il recluso che oggi pomeriggio era salito sul tetto per opporsi alla deportazione forzata.

I solidali si sono dati appuntamento davanti al Cie già dal primo pomeriggio per supportarlo, mentre la sera il presidio è diventato "rumoroso", con musica e urla di libertà.

Gradisca brucia e fuga da via Corelli (Milano)

Da qualche ora nel Cie di Gradisca d'Isonzo (Gorizia) è in corso una rivolta. I reclusi sono saliti sul tetto e la polizia ha cominciato un lancio di lacrimogeni che continua tutt'ora.
 
Dentro i detenuti hanno appiccato il fuoco e sembra che gran parte del Cie sia in fiamme. Più di 200 detenuti sono fuori in cortile e temono che uno di loro sia in fin di vita, soffocato non si sa bene se dal fumo del fuoco o dai lacrimogeni: dicono che ha il viso tutto bruciato. In infermeria ci sarebbero anche altri due feriti, che pare non possano più muoversi.

No Cie: Presidio contro la croce rossa a Torino

Nel centro di identificazione ed espulsione di Torino curano i migranti malati d'asma con medicinali scaduti. A denunciarlo sono gli stessi reclusi che, per provarlo hanno inserito la linguetta del medicinale scaduto dentro una pallina da tennis e l'hanno tirata agli antirazzisti e alle antirazziste solidali con i migranti giunti fuori dal lager in seguito al corteo di contestazione avvenuto sabato scorso.

Scioperi FIAT

Sciopero a catena ieri negli stabilimenti fiat da Melfi a Pomigliano d'arco per rispondere alla repressione aziendale, respingere i licenziamenti di Melfi e Torino, chiedere il ritiro dei licenziamenti e le ripresa delle trattative sul salario. Il messaggio è chiaro : la fiat deve guardarsi dall'applicare contratti schiavistici e dall' utilizzare i licenziamenti come ricatto.

Ascolta la corrispondenza con Mimmo dei COBAS di Pomigliano d'Arco, presente alla mobilitazione di Melfi.

 

Durata 5m 51s

Presidio Lavoratori e lavoratrici ISPRA

I ricercatori e le ricercatrici dell’ISPRA, precari/-e e non, tornano in presidio al Ministero dell’Ambiente, con una processione per consegnare le 4mila 500 firme raccolte su una petizione che invita la ministra Stefania Prestigiacomo ad occuparsi della difficile situazione dell’Istituto, oltre che per chiedere garanzie sull’applicazione del protocollo d’intesa siglato il 20 gennaio (garanzie ancora non rispettate a distanza di sei mesi), al termine di 59 giorni di occupazione sul tetto della sede di via Casalotti.

Durata 3m 54s
Durata 2m 28s

Sgomberi

 

Che fine fa chi viene sgomberato dagli insediamenti non autorizzati nella nostra città? va a finire sotto i ponti, tra un fiume e un viadotto ferroviario.

Ascolta la corrispondenza che arriva da via dei Prati Fiscali.

Durata 14m 28s