Radio Africa: Kenya, Togo, Ruanda RD Congo
Kenya: giornate di protesta e di manifestazioni nel paese, sia in occasione dell'anniversario delle mobilitazioni della legge di bilancio di William Ruto, che per il “Saba Saba Day” (“Sette sette” in swahili), ovvero il 7 luglio, giorno in cui tradizionalmente si commemorano i morti delle manifestazioni del 7 luglio 1990, che portarono alla fine del sistema monopartitico in Kenya. La repressione del governo, in entrambe le occasioni, è stata violentissima: sono state utilizzate anche bande di criminali, con il viso travisato, armati di bastoni, a fianco degli agenti di polizia.
Anche in Togo i giovani sono scesi in piazza per protestare contro la riforma costituzionale che prolunga il mandato del presidente Gnassingbé fino al 2030, ma anche contro l'elevatissima disoccupazione, l'aumento dei prezzi dell'elettricità e l'arresto di numerosi oppositori, Anche in questo caso, la repressione è stata molto violenta: si parla almeno 7 morti, decine di feriti e di più di 60 arresti
L'accordo di pace tra il Ruanda e la Repubblica Democratica del Congo, rivendicato da Donald Trump come un proprio merito personale, appare estremamente fragile e lascia aperte moltissime perplessità, dal momento che sembra ispirato in modo prioritario a favorire gli interessi minerari statunitensi nell'area, in diretta competizione con quelli cinesi. L'accordo dovrebbe, infatti, consentire agli investitori privati americani di accedere alle regioni in cui gli interessi cinesi sono meno presenti e consolidati.