Risignificare per riprenderci la parola Cura che da utilizzo delle donne, delle badanti, delle operatrici della salute e della scuola in sostituzione del welfar sociale annientato, deve diventare una cura universale, promiscua, rabbiosa e collettiva delle persone, della natura, delle nostre misere condizioni di non vita. Appuntamenti di lotta della settimana: dallo sciopero femminista e transfemminista e la manifestazione dell'8 Marzo alla mobilitazione per la salute/benessere territoriale sotto la RM 2.
«Siamo andati alla radio per fare una trasmissione. Alcuni di noi non avevano mai visto una radio prima. All'inizio provavamo un leggero abbozzo d'ansia, come è normale che sia.
Eravamo li, davanti al microfono, introduzione e via, tutti parlavamo sentivamo il bisogno di dire la nostra.
Apriamo la bocca e buttiamo all'aria parole, a chi stavamo rivolgendo quelle parole? Chi ci ascoltava? Alcuni di noi, pur non avendo parlato, hanno espresso i loro pensieri riportati dagli altri. Altri ancora, inizialmente restii, si sono detti: perché ci dobbiamo sempre autolimitare? Perché essere diversi dagli altri? Perchè non fare quello che vogliamo? Allora si sono alzati e, non senza un nodo d'ansia alla gola, si sono avvicinati al microfono e hanno parlato, Quasi impazienti di esibirsi. La sensazione di libertà assoluta, la consapevolezza di aver superato un proprio limite: è stato semplicemente INCREDIBILE.
Un'esperienza positiva e piacevole, emozionante, perché non si sa quante persone ti stanno ascoltando. Vivere la quotidianità è davvero difficile, speriamo che le nostre parole non siano state vane.
Ci allontaniamo dal palazzo con un sorriso sulla bocca, è un esperienza impressa nei meandri della mente»