Bologna, 2 agosto 1980 - La strage, i depistaggi, le bugie
Bologna, 2 agosto 1980
La strage, i depistaggi, le bugie
Ore 10.25, nella sala di aspetto della stazione di Bologna detona una valigia piena di tritolo. Muoiono 85 persone. Più di quante ne moriranno in tutte le altre stragi di cui è costellata la storia della Repubblica Italiana messe insieme.
La verità emersa dalle sentenze giudiziarie è agghiacciante: a mettere la bomba sono stati i fascisti dei NAR, a pagarla la P2 di Licio Gelli, ad orchestrare l’operazione ci hanno pensato i servizi segreti. È una verità inconfessabile: quella di una strage compiuta per procura, pagata milioni di dollari, organizzata dagli apparati dello Stato.
È una verità che viene insabbiata, nascosta e contraffatta. Depistaggi, false piste, improbabili alibi per coprire per oltre quarant’anni la più infamante delle colpe. Per insinuare il dubbio che chi ha le mani sporche di sangue possa in realtà essere innocente.
È una verità che non ha impedito l’ascesa dei diretti responsabili: dal mondo delle cooperative al mondo dello sport fino alle più alte cariche dello stato chi ha occultato le prove, chi ha diffuso bugie, chi ha materialmente eseguito la strage oggi accumula potere e denaro.
Ne parliamo in diretta sugli 87.9 fm di Radio Onda Rossa, mercoledì alle 18 e 30.
In compagnia di:
Mauro – compagno di bologna, tra i primi soccorritori la mattina del 2 agosto
Paolo Morando – autore di “Bellini, i Nar, i mandanti e un perdono tradito”
Paolo Persichetti – Storico Andrea Palladino - giornalista
Per ascoltarci in podcast www.ondarossa.info