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I precari AIFA in mobilitazione

Data di trasmissione
Durata 10m 12s

Stato di agitazione per oltre 50 precari e precarie dell'AIFA, che questa mattina hanno manifestato di fronte la sede del ministero della salute. Di seguito l'indizione della mobilitazione.

Di fronte al silenzio assordante dell’amministrazione e del Ministero
della Salute alle nostre reiterate richieste di essere ricevuti, ci
siamo risolti a manifestare, ancora una volta, DOMANI 15 FEBBRAIO, DALLE
9 ALLE 13, DAVANTI ALLA SEDE DEL MINISTERO DELLA SALUTE IN LUNGOTEVERE A
RIPA.
Esigiamo chiarezza sulle intenzioni che AIFA e il Ministero hanno circa
le nostre sorti, dato che il 30 giugno i nostri contratti scadranno
senza una possibilità di proroga o di rinnovo lasciandoci senza lavoro.

Siamo oltre 50 persone, precari anche da oltre 10 anni,  e abbiamo
lavorato con impegno costante per garantire il funzionamento
dell’Agenzia, ancor più in questi ultimi tre anni di pandemia.
Eppure da quasi due anni ci troviamo a vivere questo stillicidio di
precarietà, con contratti che durano pochi mesi e che ci costringono
ogni volta a implorare un rinnovo o una proroga.
Tutto questo mentre in altre amministrazioni si sono da tempo avviati
percorsi di reale valorizzazione e progressiva stabilizzazione del
personale precario.
La nostra situazione è paradossale: da un lato siamo coinvolti in prima
linea nella gestione della grande mole di lavoro che l’Agenzia deve
portare avanti per assicurare l’accesso al farmaco e alle cure in
questa situazione emergenziale, dall’altro non vediamo alcuna
programmazione che rispetti e valorizzi i nostri ruoli e la nostra
esperienza pluriennale e anzi veniamo lasciati senza alcuna prospettiva
di tutela. In un momento in cui l’incremento delle risorse e degli
investimenti stanziati a tutela della salute pubblica viene dalla
politica considerato una imprescindibile priorità, ci troviamo invece
ad essere ignorati.
Non intendiamo arrenderci di fronte a questa assenza di riguardo per la
nostra dignità di lavoratori e continueremo a levare la nostra voce
fino a quando non ci verranno prospettate soluzioni concrete e adeguate
alla nostra drammatica situazione. Facciamo nuovamente appello al
Ministro del Lavoro Orlando, affinché levi la sua voce all’interno
del Governo per richiamarne l’attenzione sulla nostra condizione e
chiediamo a tutti i precari della pubblica amministrazione che
condividono la nostra situazione di unirsi a noi in questa battaglia a
tutela della dignità del lavoro.