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aifa

Coordinamento Regionale Sanità

Data di trasmissione
Durata 1h 23m

1) Corrispondenza con un compagno del coordinamento No Inceneritore di Albano ci resoconta sul presidio davanti all'Acea di venerdì scorso.

2) L'Aifa non approva per ora la mutualità della pillola anticoncezionale

3) L'intelligenza Artificiale applicata alla ricerca medica

4) Cosa è l'oblio oncologico, non applicato in Italia

5) una compagna del Coordinamento Regionale Sanità ci racconta delle iniziative di propaganda e inchiesta nei quartieri Torpignattara e Quadraro

6) un articolo del Fatto Quotidiano del 30 maggio svela il piano di smaltimento dei vaccini già ordinati dall'unione Europea e non somministrati.

I precari AIFA in mobilitazione

Data di trasmissione
Durata 10m 12s

Stato di agitazione per oltre 50 precari e precarie dell'AIFA, che questa mattina hanno manifestato di fronte la sede del ministero della salute. Di seguito l'indizione della mobilitazione.

Di fronte al silenzio assordante dell’amministrazione e del Ministero
della Salute alle nostre reiterate richieste di essere ricevuti, ci
siamo risolti a manifestare, ancora una volta, DOMANI 15 FEBBRAIO, DALLE
9 ALLE 13, DAVANTI ALLA SEDE DEL MINISTERO DELLA SALUTE IN LUNGOTEVERE A
RIPA.
Esigiamo chiarezza sulle intenzioni che AIFA e il Ministero hanno circa
le nostre sorti, dato che il 30 giugno i nostri contratti scadranno
senza una possibilità di proroga o di rinnovo lasciandoci senza lavoro.

Siamo oltre 50 persone, precari anche da oltre 10 anni,  e abbiamo
lavorato con impegno costante per garantire il funzionamento
dell’Agenzia, ancor più in questi ultimi tre anni di pandemia.
Eppure da quasi due anni ci troviamo a vivere questo stillicidio di
precarietà, con contratti che durano pochi mesi e che ci costringono
ogni volta a implorare un rinnovo o una proroga.
Tutto questo mentre in altre amministrazioni si sono da tempo avviati
percorsi di reale valorizzazione e progressiva stabilizzazione del
personale precario.
La nostra situazione è paradossale: da un lato siamo coinvolti in prima
linea nella gestione della grande mole di lavoro che l’Agenzia deve
portare avanti per assicurare l’accesso al farmaco e alle cure in
questa situazione emergenziale, dall’altro non vediamo alcuna
programmazione che rispetti e valorizzi i nostri ruoli e la nostra
esperienza pluriennale e anzi veniamo lasciati senza alcuna prospettiva
di tutela. In un momento in cui l’incremento delle risorse e degli
investimenti stanziati a tutela della salute pubblica viene dalla
politica considerato una imprescindibile priorità, ci troviamo invece
ad essere ignorati.
Non intendiamo arrenderci di fronte a questa assenza di riguardo per la
nostra dignità di lavoratori e continueremo a levare la nostra voce
fino a quando non ci verranno prospettate soluzioni concrete e adeguate
alla nostra drammatica situazione. Facciamo nuovamente appello al
Ministro del Lavoro Orlando, affinché levi la sua voce all’interno
del Governo per richiamarne l’attenzione sulla nostra condizione e
chiediamo a tutti i precari della pubblica amministrazione che
condividono la nostra situazione di unirsi a noi in questa battaglia a
tutela della dignità del lavoro.