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La virgola di Elisabetta - riflessioni di una femminista

Data di trasmissione

 

Titolo della puntata "Proprio matte" (dura 5'10'')

 

 

Proprio matte

 

L’anno prossimo, l’APA, associazione americana di psichiatria, pubblicherà la quinta versione del Repertorio dei disturbi mentali, conosciuto come DSM. L’APA racconta, perché di una favola si tratta, che la ricerca da lei fatta per stilare il DSM è “indipendente”,cioè senza contributi pubblici o privati, “obiettiva”, “non politica” e “senza ideologia”.

 

Abbiamo detto che, la prossima, sarà la quinta edizione del DSM. La prima, nel 1952, censiva 106 patologie, quella in vigore elenca 410 disturbi, la prossima ne riporterà 430. Il DSM è così “apolitico” che gli atteggiamenti che riguardano la militanza e l’impegno politico vengono tutti ricondotti a forme patologiche.

 

Il DSM è così “obiettivo” che i malesseri sociali che provocano disturbi vengono omessi a piè pari . E dice di essere “non ideologico”,ma i trattamenti sono tutti indirizzati a mettere la persona in condizioni di essere competitiva sul mercato e, se non ce la fa nella vita è perché ha dei disturbi e, peggio per lei, non si vuole curare.

 

Morale della favola? Nel prossimo DSM ci sarà il disturbo di “ipersessualità”, accompagnato dal consiglio di fare sesso tre volte alla settimana, perché, fatto in questo numero e “bene” ( chissà cosa intendono per “bene”), aiuta la persona e/o la coppia a essere serena?, a essere felice?a sentirsi a proprio agio? Macché, a lavorare meglio, dice il manuale! Gira e rigira, il destino è sempre quello, ma, già, l’ APA non fa ideologia!

 

Nel manuale attualmente vigente,ha grande spazio l’iperattività dei bambini. Milioni di bambini americani assumono il Ritalin, prescritto, appunto, contro l’iperattività e la madri sono terrorizzate da una campagna che le colpevolizza se non danno sostegno farmacologico ai loro figli, così i bambini ne diventano dipendenti e il numero di suicidi fra le ragazze e i ragazzi si è impennato enormemente.

 

Le cifre del ritorno economico delle case farmaceutiche sono da bilancio di uno Stato, solo negli Stati Uniti, gli antidepressivi hanno prodotto nell’ultimo anno trenta miliardi di dollari di profitto. Però l’ APA dice di essere “indipendente” da finanziamenti pubblici e privati.

 

E’ una strutturazione che si fonda su due principi: mettere un’etichetta sulle manifestazioni comportamentali e tradurre tutto in un grande affare economico. Così, il disturbo diventa il segnale di un fallimento personale e l’impegno politico è il risultato di un disturbo psicologico. E, dato che l’APA non è “ideologica”, ci dice che una donna, nella sua vita, non può avere più di due grandi amori, che il lutto va rielaborato in due mesi, ma non ci dice che queste affermazioni, così dette scientifiche, vengono continuamente modificate da manuale a manuale. Non sarà, mica, che, invece, sono il frutto dei valori dominanti della società e che questi valori sono imposti dalla frazione della società vincente?

 

Il neoliberismo, infatti, forma compiuta ed attuale del capitalismo, che ha distrutto le forme di resistenza organizzate (collettivi, partiti, sindacati....), oggi si accinge ad annullare le ultime resistenze umane attraverso il messaggio che siamo tutte/i malate/i senza saperlo e dobbiamo curarci anche da sane e sani, ottenendo, così, l’allargamento del mercato e il disciplinamento dell’essere umano.

 

E chi oserà sottrarsi e ribellarsi, sarà perseguita/o clinicamente e penalmente.E, dato che le lotte corporative non pagano mai, non dobbiamo limitarci a chiedere la cancellazione, dall’elenco delle patologie, di questo o quel comportamento perché è quello che, magari, ci interessa più da vicino, ma dobbiamo lottare contro il sistema classificatorio dei comportamenti umani .

 

Comportamenti, atteggiamenti e disturbi sono il frutto e lo specchio della società in cui viviamo e la soluzione è solo nelle lotte e nel cambiamento di questa strutturazione sociale.

 

Elisabetta