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La Parentesi di Elisabetta del 7/01/2015 "Vigili e Chomsky"

Data di trasmissione
Durata 6m 2s
“Vigili e Chomsky”

I/le vigili urbani/e di Roma sono oggetto di un attacco tanto insensato quanto infondato.

L’amministrazione capitolina di fronte al fatto che i vigili non hanno aderito ad una prestazione straordinaria-volontaria in concomitanza con il Capodanno (ma non erano quelli/e attaccati ai soldi?) ha modificato i turni di lavoro, commettendo un palese sopruso, e ha richiamato in servizio personale in ferie o a riposo violando consapevolmente lo strumento della reperibilità che andrebbe utilizzato solo per le catastrofi e, si

ccome a buttar lì numeri fa sempre effetto ha sparato la cifra di 835 dipendenti coinvolti saltando a piè pari ferie…riposi…maternità…

Ma, d’altra parte, cosa aspettarsi da un sindaco che è dirigente del Pd, medico trapiantista e che ha nominato Alfonso Sabella assessore alla Legalità e Trasparenza che nel 2001 venne nominato “coordinatore dell’organizzazione, dell’operatività e del controllo su tutte le attività dell’amministrazione penitenziaria in occasione del G8 di Genova”. Rientravano tra queste attività anche quelle tristemente note che si svolsero a Bolzaneto. Sotto gli occhi di tutti è che il suo comportamento in quell’occasione non è stato certo irreprensibile, anzi, il Tribunale di Genova, anche se escluse il dolo, considerò tuttavia tale comportamento “gravemente colposo”. Pur emettendo una sentenza di archiviazione, il Tribunale invitò a tener conto in altre sedi della correttezza del suo comportamento, per prendere le opportune misure disciplinari. Misure che, come si sa bene, non furono mai adottate.

Ma i vigli urbani se ne facciano una ragione, sono in buona compagnia di netturbini…infermieri…insegnanti…ferrovieri…perché i veri destinatari di questo attacco sono i lavoratori pubblici/che tutti/e etichettati/e come fannulloni.Immagine rimossa.

Il metodo usato dal neoliberismo è sempre lo stesso. Si individua una categoria sociale a cui addebitare le colpe del malessere collettivo e da dare in pasto ai cittadini /e.

Quindi, di volta in volta..i pensionati sarebbero parassiti che costano troppo alla collettività….i commercianti , i liberi professionisti, i piccoli imprenditori evasori fiscali a cui addebitare il tracollo dello stato sociale…..è la traduzione nel tessuto sociale della truffa della crisi economica che serve a giustificare privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, smantellamento dello stato sociale, della sanità e dell’istruzione pubblica, svendita delle imprese statali ai privati, possibilmente alle multinazionali.

In pratica vengono adottate la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione dai problemi importanti facendo infervorare i cittadini e le cittadine su temi di volta in volta scelti allo scopo e la strategia della gradualità facendo accettare misure inaccettabili passo dopo passo. Si perde così di vista la totalità del progetto in un susseguirsi di provvedimenti sempre separati fra loro.

Il neoliberismo è riuscito a mettere giovani contro anziani, dipendenti pubblici contro dipendenti privati, il popolo della partita IVA contro i salariati, i poveri contro i miserabili….in definitiva ha rotto la solidarietà tra lavorator/trici e la solidarietà tra gli oppressi/e, compresi uomini e donne al di là di belle parole e pelose iniziative.

E’ questo che bisogna oggi ricomporre: tutti gli strati sociali e i ceti massacrati dal neoliberismo che per la loro sopravvivenza possono e devono unirsi contro il tentativo, per ora riuscito, di naturalizzare il neoliberismo nella società.

E’ questo infatti il senso della parola “riforme” e della così detta “modernizzazione”.

E’ questo il ruolo dei quisling, degli ascari, dei collaborazionisti, dei sindacati concertativi che hanno accettato il principio, assolutamente contrario allo spirito e agli scopi dello sciopero, di un’autorità, come se questa fosse neutrale e super partes, che dello sciopero stesso programmi e pianifichi lo svolgimento perché non arrechi danno, dicono loro, alla cittadinanza.

E’ questo il ruolo dei governi d’ispirazione presidenziale e piddina che si sono succeduti in questo paese a partire dal governo D’Alema.

I/le vigili urbani/e, di fronte a questo accanimento violento e strumentale, dovrebbero chiedersi come si sono comportati/e quando gli attacchi sono stati rivolti ad altri settori e dovrebbero riflettere sul fatto che dal sentirsi lavoratori e lavoratrici appartenenti al mondo del lavoro e, in senso lato, di sinistra, hanno fatto un percorso per cui premono per entrare nel comparto sicurezza e hanno voluto essere armati.

Forse loro non hanno letto Chomsky e i suoi dieci punti, ma Renzi e sodali sì, e utilizzano, come è costume dell’attuale socialdemocrazia riformista, le categorie di sinistra per meglio stravolgere la comprensione dei loro obiettivi e naturalizzare anche qui da noi il neoliberismo e una società di tipo statunitense, ribadendo il modello degli USA che si presentano e propongono come Stato del Capitale.

Il neoliberismo è una società medioevale, ottocentesca e nazista ed è un crimine contro l’umanità.

 

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