47 anni di Legge 194: scendiamo in piazza per il diritto all'aborto
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47 anni fa, attraverso lotte, mobilitazioni e campagne referendarie, l'aborto è diventato un diritto. Oggi però gli ostacoli per renderlo attuabile sono moltissimi in numerose parti d’Italia, soprattutto a causa dell’obiezione di coscienza che ha determinato, nel tempo, un svuotamento completo della Legge.
Solo 340 su 544 ospedali con reparti di ostetricia e ginecologia hanno un reparto per l’IVG, mentre in alcune regioni non vengono praticati aborti, o vengono praticati a singhiozzo, perché c’è solo un medico non obiettore; in molte altre regioni è stato vietato, o applicato in modo sporadico, l’aborto farmacologico con la pillola RU486 nei consultori, che dal 2020 dovevano attuarlo dando ascolto e risposte concrete.
Invece, ben 250 consultori sono stati chiusi negli ultimi 5 anni, mentre ne sono stati finanziati altrettanti privati, gestiti da associazioni cattoliche e antiscelta, con la principale finalità di impedire l’aborto.
Noi, però, non siamo vittime di questa società patriarcale, transomofobica e fascista. Noi siamo l'energia di lotta e trasformazione che li cancellerà, insieme a tutte le forme di violenza sistemica che vorrebbero annientare la collettività e annullare diritti, desideri e libertà di tuttu.
Ne parliamo in una corrispondenza con una compagna dell'Assemblea dei Consultori delle donne e delle libere soggettività del Lazio
*Per molto più di 194..
*Per l'autodeterminazione..
*Per ottenere molti più consultori che siano come vogliamo noi.
*Per il diritto all'aborto libero, sicuro, gratuito per tutte le persone che lo richiedono nei reparti IVG e nei consultori, facendo pulizia di tutti gli obiettori e dei loro amici politicanti.
Presidio davanti al Ministero della Salute - Piazza Castellani
22 maggio 2025 - h. 17:30