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puntata settimanale RadioTeatro

'Raffaella Misiti & Le Romane' - Martedì 11 Luglio 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO 
 
Martedì 11 Luglio 2017 ore 14
 
RAFFAELLA MISITI & LE ROMANE

Raffaella Misiti voce
Arianna Gaudio voce recitante
Annalisa Baldi chitarra
Désirée Infascelli fisarmonica e mandolino
 

https://archive.org/details/Raffaella.Misiti.e.le.Romane (52')


Uno spettacolo tra racconto e canzone che percorre un emozionante viaggio musicale nella tradizione romana. I versi in musica dei poeti della tradizione – come Belli e Trilussa – non distolgono l’attenzione da quelli preziosi di Gadda, Pasolini, Strehler e dalle musiche di Trovajoli, Balzani, Carpi.
Le canzoni romane raccontano sempre storie di struggente umanità e narrano di donne, di carcere, di amore.. e anche di cinema: Roma infatti viene raccontata anche attraverso le colonne sonore di Piero Umiliani, Armando Trovajoli, Carlo Rustichelli nei film di Pasolini, Magni, Germi.

Info
https://www.facebook.com/raffaellamisitieleromane/

altri contributi di Raffaella Misiti, Arianna Gaudio, Annalisa Baldi e Desirée Infascelli al RadioTeatro:
Martedì 22 marzo 2011 ore 14 - Nine amate - due secoli di amore e canzoni romane’ testo Elisabetta Malantrucco, drammaturgia e regia Chiara Casarico, con Raffaella Misiti e Arianna Gaudio, musica dal vivo Annalisa Baldi (chitarra) e Desirée Infascelli (fisarmonica e mandolino):
http://archive.org/details/Radioteatro.NineAmate (1h 05')
https://www.facebook.com/312426765448394/photos/a.317112741646463.82260.312426765448394/1378608635496863/?type=3&theater

 

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ore 15

estratti da

BUONE FESTE
ovvero la trilogia del livore

con Giuseppe Ragone
di Massimiliano Ciarrocca e Giuseppe Ragone
regia Josafat Vagni

https://archive.org/details/buone.feste.1.prete (7')

https://archive.org/details/buone.feste.2.babbo.natale (8')

https://archive.org/details/buone.feste.3.chef (8')

Uno spettacolo ironico e dissacrante che ha come protagoniste le tre festività comandate di Pasqua, Natale e Capodanno, le feste in cui ci si deve divertire, sacrificare o santificare, messe alla berlina, plagiate, usate come trampolino per un salto nel vuoto da tre diversi personaggi a cui è affidato un monologo: un prete, un Babbo Natale da centro commerciale e un famoso "chef" stellato che cucina per i grandi della terra.
Tre scenari inaspettati, in cui i protagonisti si muovono e si sfogano di tutto quello che hanno represso durante l’anno.
Tre uomini e tre verità: una immutabile, una dirompente, una inevitabile. Saranno veramente buone queste feste?

Info

https://www.facebook.com/events/1574425782590193/

https://www.facebook.com/events/833300036812967/

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'mi chiamo Aram e sono italiano' + 'magistrati vs. politici corrotti' - Martedì 04 Luglio 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO
 

Martedì 04 Luglio 2017 ore 14

MI CHIAMO ARAM E SONO ITALIANO

di Aram Kian e Gabriele Vacis
regia di Gabriele Vacis
con Aram Kian,Tatiana Lepore, Simona Nasi, Manuel Bruttomesso, Giovanni Vaccaro
curato da Cateriana Olivetti e da Emma Caggiano
scienofonie di Roberto Tarasco

https://archive.org/details/mi.chiamo.aram (1h 04')


Una classica infanzia degli anni Ottanta, vissuta nella periferia industriale di una grande città del Nord, fra 'tegolini' del Mulino Bianco e compagni di scuola strafottenti; una banale adolescenza anni Novanta, condita di musica "grunge", cortei studenteschi e serate in discoteca; una comune giovinezza a cavallo del nuovo secolo, fatta di inconcludenti anni universitari e lavoro che non si trova. Ritratto tipico di un trentenne italiano. Solo che, quando il trentenne in questione si chiama Aram e ha un padre iraniano, le cose si complicano un po’…
In bilico fra incanto, ironia e tragedia, lo spettacolo racconta la storia dei nuovi italiani, i figli degli immigrati, le cosiddette “seconde generazioni”. Attraverso la voce dell’attore protagonista, Aram Kian, Gabriele Vacis costruisce un testo che è uno stralcio di vita e di memoria e, insieme, uno sguardo al futuro di una società che impara, giorno per giorno, a dare un significato all’aggettivo “multietnica”.

Info
http://www.aramkian.it/#/mi-chiamo-aram-e-sono-italiano-storie-da-synagosity/

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ore 15:15

MAGISTRATI VS. POLITICI CORROTTI
radiocronaca calcistica di una dazione ambientale

tratto dal libro 'valli a prendere'
di e con Giovan Bartolo Botta

https://archive.org/details/magistrati.vs.politici.corrotti (12')

Una radiocronaca in stile 'Tutto il calcio. Minuto per minuto'. Uno stile
analogico dove, anziché giocarsi il campionato, ci si gioca la mazzetta. La
dazione ambientale. Gli anni sono quelli del Grande Real. 1992. Magliette
strappate e giacche di pelle riverniciate.

Info
https://giovanbartolate.wordpress.com/

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'Gobbo a mattoni' - Martedì 27 Giugno 2017 ore 14>16

Data di trasmissione

 

RADIOTEATRO
 

Martedì 27 Giugno 2017 ore 14

GOBBO A MATTONI
soliloquio a due voci per cinquant'anni di cultura popolare

di Riccardo Goretti
con Riccardo Goretti e Massimo Bonechi
regia Massimo Bonechi

https://archive.org/details/gobbo.a.mattoni (1h 03')

«Qui mi sento a casa. Meglio che a casa! Non per nulla la chiamano ‘la Casa dei Popolo’, no? Oddio, la chiamavano... Ora si chiama... Boh, come si chiama ora? Circolo. Eh, infatti. Ma prima l’era la Casa del Popolo».
Goretti, detto in paese “Sindachino”, è fermo al suo tavolo da briscola, al circolino, ad aspettare i suoi compagni di sempre: “Krusciovve”, il suo compare storico, due volte sindaco del paese (e da questo, per la loro assidua frequentazione, deve il suo soprannome Goretti), passato da PCI a PDS a DS a PD a NONVOTANTE. “Dumenuti”, che da ragazzo faceva l’attore nel teatro, e da vecchio s’è rovinato col videopoker. “La Madonnina”, Marigia Martinelli, che pare una madonnina, in effetti, ma bestemmia come un camionista. Ma stasera nella sala delle carte non viene nessuno. Perché domani il circolino, dopo 50 anni esatti d’onorata carriera, chiuderà per sempre. Son tutti di là, a festeggiare, a dare l’addio a quelle sale ingiallite dal tempo e dalle sigarette.
Il Sindachino non s’arrende. E aspetta. Facendo un solitario. Nel suo schema di carte c’è un buco: da quel mazzo, che i 4 non hanno mai cambiato negli ultimi 15 anni, manca il gobbo a mattoni. Poco importa, basta saperlo, e riadattare le regole del gioco è un attimo...

Info
http://riccardogoretti.com/gobbo-a-mattoni/

altri contributi di Riccardo Goretti al RadioTeatro:
Martedì 03 Marzo 2015 ore 14 – (in registrata) ‘Annunziata detta Nancy’ di e con Riccardo Goretti:
https://archive.org/details/annunziata.detta.nancy (1h 12')
https://www.facebook.com/312426765448394/photos/a.317112741646463.82260.312426765448394/1413958065295253/?type=3&theater

Martedì 22 Giugno 2010 ore 15 - ‘gabbato lo santo’ di e con Riccardo Goretti, Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini:
http://archive.org/details/Radioteatro.GabbatoLoSanto (43')
https://www.facebook.com/312426765448394/photos/a.317112741646463.82260.312426765448394/1130562166968179/?type=3&theater

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'la milite ignota' + incontro con Eleonora Danco - Martedì 06 Giugno 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO RADIO ONDA ROSSA 87.9 fm
 

Martedì 06 Giugno 2017 ore 14

Piccola Compagnia impertinente
presenta

LA MILITE IGNOTA

di Enrico Cibelli
con
Ramona Genna
regia di Pierluigi Bevilacqua

https://archive.org/details/milite.ignota (58')

La storia di un'aspirante attrice alle prese col provino più importante della sua vita. Il monologo doloroso e onirico di una donna a caccia di conferme. Su sè stessa e sul proprio talento.
Sabato 26 luglio 2008 alla Fortezza da Basso, a Firenze, una violenza di gruppo ai danni una ragazza poco più che ventenne. La giovane conosce alcuni di loro. La denuncia, le indagini, i rinvii a giudizio, i retroscena. Nel 2013 il Tribunale di Firenze condanna sei imputati a 4 anni e mezzo di reclusione, a quasi 3 anni dall’inizio di un processo in cui il comune di Firenze si è costituito parte civile. I difensori dei condannati ricorrono in appello. Nel 2015 la Corte, ribaltando completamente la condanna, definisce la vicenda «incresciosa», ma «penalmente non censurabile». Secondo i giudici, la ragazza, bisessuale dichiarata, voleva con la sua denuncia «rimuovere» quello che considerava un suo «discutibile momento di debolezza e fragilità», ma «l’iniziativa di gruppo» non venne da lei «ostacolata». Scaduti i termini per il ricorso in Cassazione. La sentenza diventa definitiva.
'La Milite Ignota' è a metà tra cronaca e melodramma. La storia di una ex ragazza coraggiosa che oggi, così come ha scritto in una lettera, non desidera altro che l’oblio.
Una vittima che ha deciso di nascondersi, dopo una lotta eroica.

Info
http://www.tordinonateatro.it/2017/03/la-milite-ignota.html

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'no, no, no' + 'la donna che disse no' - Martedì 18 Aprile 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
RadioTeatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm
 

Martedì 18 Aprile 2017 ore 14

NO, NO, NO

a cura di Matteo Lolli
con Edda Gaber e Manuel Cascone

https://archive.org/details/no.no.no (33')

"Pièce" tragicomica molto liberamente ispirata agli attori feriti di Samuel Beckett. Attori ciechi, muti, sordi, immobili, sempre in fuga dal qui e ora, eppure costretti a una presenza tanto più essenziale: quell’esserci quale chimera per attore e spettatore insieme, monito e traguardo. Si ride, se si vuole, si ingoia groppi amari, anche. Lei, con la sua folle pervicacia, lui, con il suo indolente mutismo, comunque c’è. Lei, incastrata in un lenzuolo che sembra tagliato da Fontana, lui ovunque intorno. Rigorosamente in bianco e nero, appena un paio di labbra scarlatte, si tratta di teatro, l’azione è parola: lei, affetta da "horror vacui", in attesa dell’irreparabile, anzi, nel mentre, parla parla parla. Lui no, a malapena, se interrogato, risponde.


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ore 15

LA DONNA CHE DISSE NO


testo e regia Pierpaolo Saraceno
con Pierpaolo Saraceno, Mariapaola Tedesco
musiche originali Concetto Fruciano
produzione Onirika del Sud

https://archive.org/details/la.donna.che.disse.no (39')


Quello di Franca Viola fu il primo vero rifiuto al matrimonio riparatore. Divenne simbolo della crescita civile dell'Italia nel secondo dopoguerra e dell'emancipazione delle donne italiane. Nel 1965, a soli 17 anni, venne rapita da Filippo Melodia, nipote del mafioso Vincenzo Rimi, e altri suoi amici. La ragazza fu violentata per otto giorni. Il padre fu contattato dai parenti di Melodia per la cosiddetta "paciata", ovvero per un incontro volto a mettere le famiglie davanti al fatto compiuto e far accettare ai genitori di Franca le nozze dei due giovani. Secondo la morale del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore, salvando l'onore suo e quello familiare. All'epoca, inoltre, la Repubblica Italiana proteggeva, con l'articolo 544 del codice penale, il reato di violenza carnale, il quale veniva estinto se l'aggressore sposava la sua vittime. Franca Viola si rifiutò di sposare Melodia, e solo nel 1981, l'articolo 544 venne abrogato. Si dovrà invece aspettare il 1996 perché in Italia lo stupro venga legalmente riconosciuto non più come un reato "contro la morale", bensì come un reato "contro la persona".

Info
https://www.facebook.com/ladonnachedisseno/

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il martedì ore 14>16
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