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Terremoto L'Aquila: per il Tribunale ci fu condotta incauta

Nel 2016 la Cassazione per il processo alla Grandi Rischi condonnò a 2 anni di reclusione per omicidio colposo e lesioni l'ex vice capo dipartimento della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis. Nella sentenza della Cassazione si legge che si è trattato di una "scorretta condotta informativa" e una "comunicazione di contenuto inopportunamente e scorrettamente tranquillizzante", ha finito per indurre "taluni destinatari all'abbandono di consuetudini di comportamento autoprotettivo rivelatosi fatale".

Teheran, brucia il carcere di Evin

Continua senza sosta la rivolta in Iran e continua, purtroppo, anche la durissima repressione del regime degli ayatollah.

Ad Evin, il più grande carcere della capitale, si contano otto morti in seguito all'incendio divampato sabato scorso: si tratta purtroppo di un bilancio ufficiale, le vittime effettive sono probabilmente molte di più.

Scioperi, manifestazioni e cortei infiammano tutto il paese, le principali raffinerie iraniane sono bloccate dagli operai che hanno incrociato le braccia per protestare contro il governo.

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Assemblea per Scup

Il diritto di Scup e di molte altre realtà sociali all’uso del patrimonio pubblico è minacciato per effetto della Delibera di Giunta di Roma Capitale, che prevede l’ingresso dei privati commerciali nella gestione di detto patrimonio e non tutela le associazioni dalle richieste economiche avanzate illegittimamente.
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Luki

Presentazione del film di animazione "Luki" di Marta Bencich, sulla compagna lesbica Luki Massa, in prima nazionale domani 16 ottobre, nell'ambito del Festival del Cinema di Roma, sezione Alice nella città, ore 14.30, Auditorium della Conciliazione

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Tunisia: la rabbia di Zarzis
Sab, 15/10/2022 - 12:58

Ci sono state proteste e scontri tra forze dell'ordine e cittadini nei gironi scorsi a Zarzis, città sulla costa nord-orientale della Tunisia. A innescare la protesta, la scomparsa nel mar Mediterraneo di una barca partita il 20 settembre con 18 persone a bordo e scomparsa nel Mediterraneo centrale senza che le autorità intervenissero nella ricerca e nel soccorso dei naufraghi. A Zarzis la rabbia delle famiglie delle vittime dopo la scoperta che alcuni corpi rinvenuti erano stati sepolti a loro insaputa.

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Presidi contro il memorandum Italia-Libia.

Sabato 15 ottobre manifestazioni in decine di piazze d’Italia e d’Europa chiederanno al Governo italiano di porre fine al Memorandum Italia-Libia, definito “accordo criminale”. Promuovono Solidarity with Refugees in Libya, Abolish Frontex, Refugees In Libya, Mediterranea Saving Humans. I promotori chiedono lo stop ai finanziamenti e alla cooperazione con la guardia costiera libica e lo stop alla criminalizzazione al soccorso civile e alle persone migranti.

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