Mentre proseguono le iniziative di lotta dei lavoratori (stamattina c'è stato il blocco dell'autostrada Roma-Napoli), sembra in apparente stallo la trattativa sindacale per salvaguardare l'occupazione negli stabilimenti Whirlpool, in particolare in quello di Carinano dove sono a rischio 800 posti di lavoro.
Un compagno del Collettivo Autorganizzato di Scienze Politiche ci racconta questa nuova iniziativa di lotta: la nascita di un'Aula Studio all'aperto nel pratino di fronte alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università La Sapienza.
Quest'iniziativa si inserisce all'interno di una campagna per la riappropriazione e riapertura dell'Aula Studio Occupata Mohammed Bannour, sgomberata per ben 2 volte, in agosto e a ottobre, e che ha visto un recente tentativo – purtroppo frustrato – di ri-occupazione.
Corrispondenza da Milano con gli avvocati e le avvocatesse per fare il punto della situazione sui fermi a seguito degli scontri durante la Manifestazione No Expo di oggi. Ci sono due compagne e un compagno fermati. Si smentisce categoricamente la notizia che era circolata riguardo delle perquisizioni in atto all'interno del campeggio No Expo. I compagni e le compagne stanno tornando verso il campeggio per un'assemblea che concludera' la giornata e durante la quale verra' redatto un documento che verra' diffuso in serata.
Corrispondenza con Baltimora, dove sono in corso le proteste a seguito dell'ennesima uccisione, da parte della Polizia, di un ragazzo afroamericano, Freddie Gray.
Primo maggio internazionalista davanti al Cara di Mineo, presidio antirazzista dalla mattina davanti al centro, poi pranzo sociale davanti all'ingresso e incontro interetnico a cui hanno partecipato un centinaia di migranti.
La denuncia della Rete Antirazzista catanese del fatto che nel centro, sovraffollato, sono rinchiusi sia "scafisti" che sopravvissuti/e alla strage del 18 aprile e altri naufragi.
Approfondimento sul caporalato, lo sfruttamento della forza lavoro e il reclutamento davanti al Cara
1 maggio in Australia in solidarietà con le popolazioni aborigene sostenute dalle comunità Maori della Nuova Zelanda duramente represse dal governo australiano .
Nel primo pomeriggio perquisite due case e i locali di Radio Cane e Mandragora con dodici blindai e guarie in borghese; ora i compagni e le compagne sono potuti rientrare ma una compagna è stata arrestata e portata a San Vittore, alcuni indagati a piedi a libero, dieci ancora in questura per essere identificati.