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Altri due mesi a Joy, Debby e Priscilla!

Apr 12, 2010 Venerdì lo avevano confermato a Debby e Priscilla rinchiuse nel Cie di Torino e questa mattina anche a Joy rinchiusa nel cie di Modena, per tutte e tre altri due mesi di vita dentro i lager italiani, per quanto riguarda Florence e Hellen rinchiuse nel Cie di Roma si aspetta di sapere la loro sorte, ma con tutta probabilità anche per loro sarà la stessa. Sono state sfruttate, rinchiuse in un Cie, mandate in carcere, fatte ritornare in un cie, hanno tentato di deportarle nel loro paese dove la loro vita sarebbe stata messa in pericolo, ma non basta, devono continuare a s

Redazionale su Civitavecchia

Apr 9, 2010 A pochi giorni dall'ennesimo omicidio sul lavoro verificatosi a Civitavecchia, radio onda rossa dedica un redazionale alle vicende della centrale di torre valdaliga nord a Civitavecchia. La testimonianza di Vincenzo dei cobas: ascolta La testimonianza di una lavoratrice della Fiom: ascolta Le considerazioni del dottor Mauro Mocci, dell'osservatorio epidemiologico sulla centrale: ascolta Le considerazioni finali di una compagna del movimento no coke: ascolta
Durata 8m 7s
Durata 6m 10s
Durata 5m 25s
Durata 8m 15s

Aggiornamenti sulla situazione dai CIE

Apr 7, 2010 Joy, la donna nigeriana che insieme ad altre quattro a partecipato alla rivolta nel CIE di Via Corelli a Milano, si trova ora nel CIE di Modena, dove è stata trasferita da Roma. La sua vicenda è strettamente connessa alla vita quotidiana nei CIE, dove ha anche subito un tentavivo di violenza da parte di un ispettore, il sig Addesso. Violenza per la quale ha avuto la forza di denunciare il suo aggrssore. ascolta la corrispondenza con una compagna di Bologna
Durata 2m 49s

Una piccola storia ignobile (di ordinaria repressione)

Apr 7, 2010 Testimonianza di una storia di repressione come tante altre: fermo arbitrario da parte delle forze dell'ordine fuori da un locale, botte in faccia, in testa e al ventre, fino alla frattura di una costola. Il protagonista denuncia l'accaduto e viene così raggiunto da un avviso orale e sottoposto a sorveglianza speciale. L'intento è doppio: intimidire le potenziali vittime (ogni espressione di diversità) e assuefare i benpensanti sull'operato "deciso" delle forze di polizia nella normalità democratica (turbata dalla crisi). Ascolta
Durata 14m 19s