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Egitto: diffamazione alle compagne femministe

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L’anno scorso durante il Festival del cinema del Cairo che si è tenuto dal 26 novembre al 5 dicembre 2021, sono uscite 7 testimonianze anonime sul blog “Daftar Hekayat” https://elmodawana.com/  che da tempo si occupa di denunciare anonimamente stupratori e molestatori, contro il regista egiziano Islam Azzazi accusato di stupri e violenze sessuali. C’è stata una forte campagna di solidarietà sui social network con le sopravvissute e la direzione del festival ha cancellato la conferenza stampa del suo film. Azzazi ha sporto denuncia contro 6 persone solidali con le sopravvissute, ad oggi l’unica ad andare a processo il 26 febbraio prossimo sarà la compagna egiziana, scrittrice e giornalista Rasha Azab con l’accusa di diffamazione e calunnia. Dopo il processo de L'Aquila e quello a Torino, anche in Egitto la solidarietà femminista viene messa sotto processo. Nonostante diverse donne abbiano testimoniato contro il regista, la procura non ha investigato e non ha aperto nessuna indagine sulle testimonianze di stupri e violenze sessuali nei suoi confronti. Invece ad andare a processo sarà la compagna Rasha che ha osato portare solidarietà. E' evidente, cosi come accaduto in Italia che si vogliono zittire le voci delle donne che pubblicamente denunciano stupri e non aspettano che sia un Tribunale ad accertare le violenze. In Egitto, il caso n. 222 dell'anno 2022 è il primo processo in cui viene denunciata una persona solidale con le sopravvissute da casi di stupro e violenze, dopo la pubblicazione di diverse testimonianze agghiaccianti. Per portare solidarietà femminista usare l' #Solidarietà_con_Rasha_Azab