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Rompere le catene del 41bis alla Sapienza

Data di trasmissione

Oggi 29 novembre 2022 alle 17:30 presso le scale della facoltà di giurisprudenza de La Sapienza si parlerà di 41 bis e ergastolo ostativo. Il percorso che ha portato alla costruzione del dibattito è iniziato il 20 ottobre, giorno in cui Alfredo Cospito, detenuto in 41 bis al carcere di Sassari, ha iniziato lo sciopero della fame per denunciare la su condizione. 41 bis vuol dire essere confinato/a in un cubicolo di m 2,53 x 1,53 con due ore d’aria a disposizione, di cui una da solo/a e una di “socialità” e nelle quali l’aria è rigorosamente tagliata da un altro cubicolo chiuso. I colloqui con i parenti si possono svolgere solo una volta al mese per un’ora. Non si può scrivere, né si può leggere. Alfredo, anarchico, è in 41 bis per evitare che si protraggano nel tempo forme associative non si capisce di quale natura. L’avvocato difensore ha scritto insieme ad altri 150 professionisti dell’albo una lettera di denuncia che evidenzia una deriva pericolosa che distorce completamente i presupposti garantisti del diritto in questo paese. Gli studenti e le studentesse de La Sapienza hanno pubblicato anch’essi una lettera per far esprimere l’università tutta, per l’abolizione di quella che altro non è se non una tortura.

 

Ne abbiamo parlato con un compagno dell’università.