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Not-so-smart contracts

Data di trasmissione

Nella prima parte della trasmissione facciamo due interviste ad altrettanti compagni del collettivo Autistici/Inventati che ci parlano di alcune migliorie all'infrastruttura dei servizi. Nella prima intervista ci viene spiegato cosa dobbiamo fare rispetto alla nuova gestione delle password e perché questo darà una maggiore sicurezza per noi e un minor grado di responsabilità per loro. Nella seconda intervista ci dilunghiamo su alcune note tecniche: dietro ai cambiamenti delle ultime settimane c'è un lavoro di almeno due anni. I lavori sono ancora in corso, il consiglio è di tenere d'occhio il blog https://cavallette.noblogs.org per avere aggiornamenti.

Nella seconda parte iniziamo a parlare di smart contract, un tema che vogliamo continuare a trattare nelle prossime puntate. Gli smart contract sono una tecnologia basta su blockchain, che permette di inserire dei programmi che si eseguono automaticamente su tutti i nodi che partecipano alla blockchain stessa. L'idea che ci viene proposta è che questa sia l'evoluzione della contrattualistica, in grado in eliminare intermediari e contestazioni (qui alcune delle migliori sparate). Vediamo che gli smart contract sono uno strumento tuttora molto limitato, ma soprattutto che  nella loro forma "pura" sostituirebbero gli attuali intermediari "legali" con altre forme di intermediazione (il codice) che ci offrirebbero ancora meno garanzie. Questa accezione della disintermediazione può risultare valida solo assumendo che tutte le parti nella società si trovino in pari condizioni; nella realtà concreta, invece, non farebbe altro che incrementare ulteriormente il potere contrattuale dei soggetti più forti. Ciliegina sulla torta: la tanto sbandierata sicurezza derivante dall'uso di strumenti crittografici non sembra dare buoni risultati, come dimostrato dal caso The DAO.

In coda le solite notiziole:
- dati personali e ciambelle: uno scambio alla pari
- microsoft paladina del GDPR
- facebook vende i risultati delle sue analisi. da questo scopriamo che tra queste c'è la profilazione su base razziale (o come dicono loro "per gruppi di affinità multiculturale") o l'affidabilità finanziaria