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La lotta delle lavoratrici degli asili di Taranto

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In una lunga corrispondenza con due lavoratrici degli asili di Taranto, RSA e RLS dello SLAI COBAS, analizziamo i punti della loro piattaforma di lotta come lavoratrici esternalizzate dei servizi degli asili pubblici.

Riportiamo alcune righe del comunicato di indizione che spiegano bene le ragioni della lotta.

"Noi vogliamo un aumento salariale certo e uguale per tutti e netto miglioramento delle condizioni di lavoro,
recupero orari, sostituzioni, no discriminazioni.
La mobilitazione deve continuare! Come e quando lo decidiamo insieme!
Comune e Ditta dicono che non ci sono soldi, che hanno ormai raschiato il fondo del barile, che più delle elemosine proposte non possono dare... MA
Siamo noi che “abbiamo raschiato il fondo del barile”!
Quel poco che Comune (allungamento orario di solo mezz’ora) e Ditta (una elemosina offensiva di 50 euro ad agosto e basta) vogliono dare è stato il frutto soltanto dello sciopero del 29 marzo e della nostra successiva mobilitazione. Ed è sempre e solo la nostra mobilitazione che dovra’ portare a risultati più seri.
Noi non consideriamo affatto che la partita per ora è chiusa, né ci fidiamo di futuri Tavoli di trattativa per promesse a “babbo morto”;queste trattative vanno male o bene se i lavoatori fanno pesare prima e durante la loro forza.

 Il Comune aumenta le tariffe dei bambini e a noi non aumenta niente, se non la nostra fatica! Invitiamo i genitori che stanno giustamente protestando per l'aumento delle tarife a venire all'assemblea/presidio di martedi' 6/6.

SLAI COBAS per il sindacato di classe"