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Una compagna di bds Italia ci racconta di come gli appelli al boicottaggio hanno indotto l'azienda italiana di abbigliamento sportivo Erreà a recedere dal contratto con la Israel Football Association (IFA).

Dopo Adidas e PUMA, Erreà è l'ultimo marchio sportivo a rendersi conto di quanto siano tossici i marchi di Israele e dell' IFA, e lo ha fatto a tempo di record, ponendo fine a un contratto mai iniziato. 

I media israeliani riportano che l' IFA ha firmato un accordo biennale con Reebok e il suo logo appare ora sul sito web dell' IFA come nuovo sponsor. Bds chiede a Reebok di recedere immediatamente dal contratto con l' IFA per evitare di essere complice dei crimini di guerra, dei crimini contro l'umanità e del genocidio di Israele. Se Reebok dovesse continuare con questa sponsorizzazione criminale e non etica, dovrà affrontare una campagna di boicottaggio internazionale, proprio come Erreà, Puma e Adidas prima di loro.

Infine parliamo della Settimana contro l’apartheid israeliana (IAW) 2025: il potere dei popoli consegna l'apartheid alla storia. Per maggiori informazioni https://bdsitalia.org