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Good News

Dalle periferie delle metropoli alle scuole fino ai punti più remoti del globo, oggi iper connessi con ogni tipo di social network, la musica, e in generale tutte le forme di espressione, spesso trasformate e stravolte dalle giovani generazioni, lanciano un grido per un mondo nuovo: “there are GOOD NEWS”.

Questa trasmissione vuole essere una voce che prova ad emergere dal frastuono, dal marasma di un presente a velocità aumentata, in cui siamo investiti da centinaia di informazioni che scorrono inesorabili sullo schermo di uno smartphone. È il tentativo di fermarsi e porsi delle domande insieme, aprendo i microfoni al dibattito, proponendo buona musica e approfondimenti.

Lo faremo ogni lunedì dalle 18:30 alle 19:30 sugli 87.9 FM di Radio Ondarossa, in diretta streaming su ondarossa.info.

Per proposte, critiche o consigli musicali scriveteci a goodnews@ondarossa.info o sul nostro profilo Instagram @goodnewsror.

The revolution will be on FM

 

Good News 05: Gangsta music make me do it

Data di trasmissione
Durata 54m 45s

Che rapporto intercorre tra la musica, la criminalità e il mondo delle gang?

Dalla nascita del gangsta rap negli States fino alla sovra rappresentazione delle baby gang ai giorni nostri, la musica è rimasta il principale veicolo di narrazione di un certo stile di vita, che spesso rappresenta una delle poche alternative per ragazzi e ragazze cresciute nelle periferie, nelle comunità razzializate, neii ghetti come nelle periferie italiane.

Ne parliamo stasera con @gabrielseroussi di oltreoceano.eu, che a partire dal rap statunitense con gli NWA e il loro Straight Outta Compton, ci porta ad Haiti dove il rapper IZO è una delle figure più importanti del colpo di stato in atto da diverse settimane guidato da un gruppo di gang.

Playlist:

1.Straight Outta Compton - N.W.A.

2.Gangsta Rap Made Me Do It - Ice Cube

3.Concrete Streets - Nate Dogg

4.C'est la rue - Zefe

5.Mentalitè - Baby Gang

 

Good News 04: Musica e cinema - relazioni pericolose (1a parte)

Data di trasmissione
Durata 15m 48s

Due arti che spesso si intrecciano, si scontrano e a volte si sovrappongono. Mettendo sotto la lente d’ingrandimento vari film Italiani e non usciti nello scorso anno, proviamo ad analizzare gli esperimenti, i protagonisti e le protagoniste di quando la musica va oltre la colonna sonora.

In studio con noi Giulio Mezza, attore e operatore culturale del Nuovo Cinema Aquila e Gaia Meloni, regista e operatrice culturale del Nuovo Cinema Aquila.

La puntata di oggi dura solo 15 minuti, un blackout in tutto il quartiere ci ha tolto la voce, la 2a parte della puntata sarà lunedì 29 aprile dalle 18.45 alle 19.45.

Playlist della puntata:

1.I'm shippin up to Boston - Dropkick Murphys

2.That's life - Frank Sinatra

Good News 03: Jungle is massive!

Data di trasmissione
Durata 1h 2m 43s

L'infrastruttura della musica dance ed elettronica del Regno Unito, così come la conosciamo, deriva dalla cultura dei rave. La cultura rave nel Regno Unito è iniziata negli anni '80 ed è stata in gran parte fondata sulla musica acid house. Si può dire che le feste abbiano rappresentato un mezzo tra i locali notturni dell'epoca e la cultura del sound system, adottata da Paesi colonizzati come la Giamaica. L'acid house si sarebbe poi evoluta in generi come l'hardcore, la gabber, il breakbeat e infine la jungle e la drum and bass. La jungle è ampiamente considerata il precursore della drum and bass, ma oggi è considerata un sottogenere. La jungle, come le band ska britanniche degli anni '70 come i The Specials, era una vera e propria combinazione di musica bianca e nera dell'epoca. La jungle avrebbe finito per perdere popolarità e per lasciare spazio ad altri generi emergenti di drum and bass che avrebbero creato le basi per l'UK Garage.

Il garage è identificabile per le percussioni sincopate o i ritmi 2-step e per le voci dilatate nel tempo. Il ritmo è solitamente intorno ai 130 BPM, considerato un'alternativa felice per il pubblico più calmo delle feste jungle originali. Grazie alla diffusione nelle stazioni radio pirata, il garage è stato in grado di ottenere un successo mainstream nei primi anni 2000. Il garage ha anche gettato le basi per altri generi come la funky house, il dubstep e il grime.

Tutti e tre questi generi di cui abbiamo parlato hanno un filo conduttore, nel senso che tutti utilizzano MC che si rifanno allo stile giamaicano del roasting.

Ne parliamo insieme a Billie Monnier Stokes, giornalista inglese che scrive di musica, cultura e arte e che ha approfondito negli anni i generi di cui sopra.

Playlist di oggi:

1.Incredible - M-beat & General Levy (1994)

2.Pulp Fiction - Alex Reece (1995)

3.It’s a London thing - Scott Garcia (1997)

4.Re-Rewind - Artful Dodgers & Craig David (1999)

5.21 Seconds - So solid crew (2001)

6.Has it comes to This? - The Streets (2002)

7.On my mind - Jorja smith x Preditah (2017)

8.Baddadan - Chase & Status Feat. iRAH, Flowdan, Trigga & Takura (2023)

Consigli da leggere e vedere:

Libri: Original London Style - u.net

Film e serie: Top boy - Human traffic - Propone just do nothing 

Profilo IG: @fish56octagon

Good news 02: Trap, elefante o fantasma nella stanza?

Data di trasmissione
Durata 1h 1m 56s

Un genere controverso, che negli ultimi dieci anni ha completamente rivoluzionato il modo di vivere e ascoltare la musica.

Spesso oggetto di critiche per i suoi contenuti, la trap è stata (o è ancora) la voce di una generazione intera.

Ma ha ancora senso, oggi, parlare di trap?

Brani di questa puntata:

1. I do - Cardi B ft. SZA

2. Doin' my job - T.I.

3. Trap queen - Fatty Wap

4. BRNBQ - Sfera Ebbasta

5. Cella 4 - Baby Gang

6. Al Pacino - IZI ft. IDK

7. Dende - Ghali

8. Like That - Future, Metro Boomin, Kendrick Lamar

Playlist spotify.

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Good News 01: The revolution will be on FM

Data di trasmissione
Durata 1h 2m 48s

THE REVOLUTION WILL BE ON FM!

Radio Ondarossa nasce come voce di uno scontro generazionale fra classi, forme di vita e modi di vivere la sessualità, la scuola, il lavoro.

Dal '77 è il megafono di movimenti politici e contro-culture, nati con la chiara e dichiarata intenzione di fare la rivoluzione. Oggi viviamo un presente dove la relazione fra culture e tentativi, più o meno espliciti, di trasformare i rapporti di potere nella società è sicuramente mutata, ma non ha smesso di esistere.

Dalle periferie delle metropoli alle scuole fino ai punti più remoti del globo, oggi iper connessi con ogni tipo di social network, la musica, e in generale tutte le forme di espressione, spesso trasformate e stravolte dalle giovani generazioni, lanciano un grido per un mondo nuovo: "there are GOOD NEWS".