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un estratto da 'la doppia vita dei numeri' + 'Partizan let's go!' - Martedì 12 Settembre 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO
 
Martedì 12 Settembre 2017 ore 14

un estratto da

LA DOPPIA VITA DEI NUMERI

di Erri De Luca
con Deborah Di Francesco, Roberto Luongo
regia Alfredo Giordano

https://archive.org/details/doppia.vita.dei.numeri (10')


In una Napoli sotto l’assedio festoso del capodanno, due fratelli si ritrovano anziani nella casa in cui sono cresciuti. Due fratelli, due persone, due sessi, due vite che parlano di una Napoli diversa e uguale al tempo stesso. Sembra una storia normale, fin quando i due non si accingono ad intavolare la “tombola narrata” più caratteristica mai vista, grazie alla quale, come richiamati da un altro mondo, prendono parte alla serata due fantasmi: il padre e la madre. Giovanissimi, e pieni di energie, ci faranno rivivere la bellezza di una serata in famiglia durante la notte di capodanno, farcendo il tutto con storie e aneddoti di un’Italia e di un meridione combattente e ironico che rischia di essere dimenticato. Scopriremo, tra ammuìna generale, risate e “Italia", l’irreprensibile cameriera di casa (fantasma anche lei!) che, per poter avere un cambiamento, e volgere lo sguardo al futuro, a volte bisogna guardarsi indietro e sorridere. Mentre, intorno, la città celebra il suo incendiario rituale.

Info
https://www.facebook.com/events/121648798564804/?notif_t=plan_admin_added&notif_id=1504558480566755

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ore 14:30

PARTIZAN LET'S GO!

ideato e diretto da Pako Graziani e Alessandra Ferraro
con Andrea Cota e Michele Baronio

https://archive.org/details/partizan.let.s.go (33')

In quattro capitoli, la performance crea una “risonanza” di rumori, che nella sua diversificazione evoca la divisione per parti della società, e la necessità, per ognuno, di decidere da che parte stare. Margine Operativo, che porta nel suo DNA la coscienza che l’arte è un dispositivo che può creare cambiamenti, decide di scrivere questo spettacolo spinto dalla constatazione che, nonostante siano passati più di settant’anni dalla sconfitta del fascismo, l’Europa sta ancora affrontando la sfida contro la crescita delle destre estreme e della cultura xenofoba.
'Partizan let’s go!' parte come un cabaret surreale e poi si trasforma, nel 3° e 4° capitolo, in una macchina emotiva e delicata della memoria collettiva. Il 3° capitolo ('8 coltellate') è dedicato a Renato Biagetti – ucciso a Roma dai fascisti nel 2006 – in cui utilizziamo come testi una parte di una lettera che ha scritto sua madre: «non temo i fascisti, ma gli indifferenti». Il 4° capitolo è un viaggio accompagnato da stralci di lettere di partigiani e partigiane tratte dalla raccolta 'Io sono l’ultimo - lettere di partigiani
italiani', da cui abbiamo scelto lettere che raccontavano aspetti quotidiani della loro vita da partigiani in guerra, per ritrovare l’umanità delle scelte politiche.

Info
http://www.margineoperativo.net/partizan-let-s-go/

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'il laboratorio della vagina' - Martedì 05 Settembre 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO
 
Martedì 05 Settembre 2017 ore 14
 

IL LABORATORIO DELLA VAGINA

scritto, diretto e interpretato da Patrizia Schiavo, Teresa Arena, Silvia Grassi, Anna Maria Bruni, Carmen Matteucci, Sarah Nicolucci, Roberta Colussi, Roberta Marcucci
con un frammento da 'il rumore della notte' di Marco Palladini

https://archive.org/details/il.laboratorio.della.vagina (45')


Prima di poter parlare di noi dobbiamo poter parlare del nostro organo sessuale. Come lo chiamiamo innanzitutto. Quante di voi la chiamano, vagina? C’è ancora qualcuno che la chiama: “boschetto”, “patata”, “patacca”, “patonza”…?
Storie ironiche, incredibili, fantasiose o drammatiche. Da chi ha perso il punto G e va a cercarlo in un laboratorio di sessualità a chi crede che le mestruazioni siano un segno del demonio. Parole che in toni e colori diversi vogliono restituire sacralità al corpo della donna, parole per festeggiarci, parole per sdrammatizzare, ridere, parole per non dimenticare… Non dimenticare di essere donna… Energia essenziale della vita.

Info https://www.facebook.com/events/1399248746837737/

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'Ti maledico' + 'Alcool'- Martedì 29 Agosto 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO
 
Martedì 29 Agosto 2017 ore 14
 
TI MALEDICO
monologo tragicomico per donna sola e imprigionata
(da sè stessa)
 
di e con Paola Tarantino
 
 
Due sconosciuti si trovano, di notte, dentro un magazzino di cemento vivo. Si annusano, si osservano, si chiedono se è meglio vivere o morire, fare un figlio oppure no. Sono un uomo e una donna che, senza volerlo, si sono salvati la vita a vicenda. Ma quest’isola buia di salvezza murata, lontana dal tempo e dagli altri, in cui i due scoprono di possedere entrambi un paio di pantaloni argento (simbolo di un sentire sè stessi unici e irripetibili, in un mondo sempre più diretto verso l’annullamento dell’identità), si rivela essere una trappola. Lei si nutre di un’ossessione omicida che prima o poi esploderà. Lui aspetta in silenzio che il loro destino si compia. Intanto... L’amore? E, se così fosse, potrebbe accadere che la fine di due solitudini sancisca l’inizio di una nuova vita? 'Ti Maledico' è un monologo per donna che cerca gli occhi di un uomo. Da amare e poi uccidere.
 
Info


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ore 14:45

ALCOOL
 
di e con Francesco Eleuteri
 
 
Uno spettacolo che, attraverso la satira, guarda a tutte le relazioni che gli uomini possono avere con la bevanda. Un assolo, più che un monologo, in cui Francesco Eleuteri costringe gli spettatori a un delirio riflessivo, dalle traiettorie apparentemente casuali, nel quale l’unico punto di riferimento sono le bevande alcoliche. Attraverso la chiave dell’ironia e della comicità, l’attore racconta alcune delle infinite sfumature che da sempre colorano il rapporto tra l’uomo e l’alcool. L’approccio creativo con cui il testo è stato concepito non è soltanto celebrativo nei confronti delle bevande alcoliche, al contrario ne racconta le diverse sfaccettature con le relative implicazioni in altrettante manifestazioni dell’umana esistenza: filosofia, arte, medicina, storia, religione, costume, poesia, scienza, economia… Il tutto sostenuto dall’energia della satira. Una galleria di personaggi, deformati dalla lente della parodia, si avvicendano sulla scena, interpretati dal tormentato protagonista, in preda all’angoscia di non poter più bere alcolici, sono i testimoni di una bizzarra umanità che per mille ragioni da sempre consuma alcool.
 
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'avemmaria' + 'waiting for Macbèth' - Martedì 01 Agosto 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO
 
Martedì 01 Agosto 2017 ore 14
 
AVEMMARIA
 
di e con Emilio Nigro
 
 
Da questa parte del Sud, le storie hanno scenari predestinati. Nessuna possibilità di scelta. La strada, la malacompagnia, gli “amici”, il potere.
Il protagonista non ha nome. Potrebbe essere chiunque. Potremmo essere noi, di questa parte del Sud. Ha i nervi consumati, il linguaggio lo dice. Ha il corpo stritolato, come la sua terra dai poteri forti: Chiesa, Malavita, Stato. Uno stato rappresentato metaforicamente dalla famiglia, prima cellula di somministrazione degli ingabbiamenti sociali. Fili per marionette. Indottrinamenti dalle conseguenze irreversibili. E le strade sono obbligate. Le uniche possibili. Con santi a cui votarsi e etichette in fronte.
La trasposizione sul palco perché ci si riconosca, osservando, nel proprio destino di uomini. Un destino, a certe latitudini, segnato. Per prendere coscienza, per liberarsi, emozionarsi. Perché bisogna sapere, per non incappare ancora.
Un solo personaggio, la sua storia, il suo destino. E una statua della madonna, la madre…
Nello scenario (in)visibile di una terra di Sud teatro di queste realtà.
Da una storia vera.
 
Info


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ore 15

WAITING FOR MACBETH
 

produzione virgolatreperiodico
di Andrea Onori e Mariagrazia Torbidoni
con Mariagrazia Torbidoni

https://archive.org/details/waiting.for.Macbeth (11')

Una bolla. Una bolla ove il tempo non è, eppure scorre. Una corazza.
Qui vive incastrata la Lady per eccellenza. La Sig.ra Macbèth attende.
Attende il ritorno di Macbèth, attende l’atto che una volta fatto non può essere disfatto.
Attende la propria sorte.
In questa immobilità avanza la tragedia scozzese.
I suoi occhi vedono per noi: come è, come poteva essere, come dovrebbe essere.
L’assurdo si mescola all’assurdità. Dell’essere umano, al tempo stesso disumano.
Tutto è il contrario di tutto. Dipende da quale parte ti svegli.

Info
https://www.facebook.com/virgolatreperiodico/

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'numeri - pentateuco #4' + estratto di 'genesiquattrouno' - Martedì 25 Luglio 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO
 
Martedì 25 Luglio 2017 ore 14
 
NUMERI
pentateuco #4


di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano
regia di Marco Di Stefano
drammaturgia di Chiara Boscaro
con Giulia Versari
musiche originali di Lorenzo Brufatto
eseguite e registrate dall’ensemble da camera Il Canto Sospeso
registrazioni audio a cura di Matteo Munaretto
assistente alla regia Cristina Campochiaro
un progetto La Confraternita del Chianti
una produzione Associazione K.
in collaborazione con Teatro Verdi - Teatro del Buratto, Perpetuum e Nau Ivanow (Barcellona, Spagna)
si ringraziano Euripide e Seneca

https://archive.org/details/numeri (50')

'Numeri' è il censimento del Popolo. Numeri sono quelli che sono dentro, numeri sono quelli che rimangono fuori. I clandestini. Ma la clandestinità non è solo una questione statistica, per Medea è una questione di famiglia. Lo sposo, come tanti calabresi, è andato in Argentina a lavorare dieci anni fa. Manda regolarmente soldi per lei e i figli, ma la lettera per invitarla a raggiungerlo, quella non arriva mai. Medea aspetta, aspetta, aspetta, ma dopo dieci anni comincia a sentirsi presa in giro. Compra tre biglietti per la nave grande che taglia l’oceano, e si mette in viaggio con i figli. Quando arrivano a Buenos Aires, cercano gli italiani tra gli argentini, i calabresi tra gli italiani, e Giasone tra i calabresi, ma le dicono che Giasone non è più italiano né calabrese. Si è trovato una sposa argentina. Una ricca. Una “principessa”. E Medea si arrabbia. E quando si arrabbia, Medea è «la prova vivente che gli dei non esistono».

Info
http://www.laconfraternitadelchianti.eu/produzioni/pentateuco/numeri.html

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ore 15

un estratto di

GENESIQUATTROUNO

di e con Gaetano Bruno e Francesco Villano

https://archive.org/details/genesi (10')

Trae ispirazione dalla vicenda biblica di Caino e Abele, e propone una riflessione sul significato dell'amore, della fiducia e sulla paura di sentirsi rifiutati.
Fin dove può condurci il sospetto di non essere più amati, che cosa può diventare l'amore per l'altro, se inclinazioni violente incontrano angosce che pensavamo potessero non riguardarci?

Info

http://www.compagniakrypton.it/genesiquattrouno.html

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'la caduta' + 'purple free' - Martedì 18 Luglio 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO
 
Martedì 18 Luglio 2017 ore 14
 
LA CADUTA


di Friedrich Dürrenmatt
scrittura scenica collettiva
ideazione scene e regia Lisa Ferlazzo Natoli
registi collaboratori Fortunato Leccese e Alice Palazzi
assistente alla regia e alle scene Lorena De Gregorio
con Asia Coronella, Dalila de Marco, Giuseppe Follacchio, Sebastian Marzak,
Flavio Murialdi, Giovanni Pizzigoni, Massimo Risi
collaborazione al progetto Luca Staiano, Maddalena Parise e Camilla Carè
produzione del Centro Internazionale La Cometa con la Casa d’Argilla ed il sostegno del Teatro di Roma

https://archive.org/details/la.caduta (48')


Sistemati i personaggi come pedine su una scacchiera, Dürrenmatt dà il via a uno dei giochi più raffinati e crudeli, mettendo a nudo le ipocrisie, i sottintesi e le ambiguità delle strutture del potere. Vincolati da sottili fili mentali a una ragnatela che acquista sempre più una dimensione reale, i protagonisti iniziano a sbranarsi a vicenda, rivelando retroscena meschini, scambiandosi accuse, rompendo e creando alleanze. Invece di agire nell'interesse della comunità, ai quindici importa soltanto comandare e ottenere più potere. Non c'è spazio per ideali e valori, dubbi o risentimenti. Un congegno narrativo di precisione e tensione, che fa serpeggiare un dubbio: e se fosse proprio l'uomo con la sua sconfinata sete di potere a essere incapace di ambire a valori più giusti?

Info
https://www.facebook.com/events/320096335095742/
https://www.facebook.com/lacasadargilla.compagnia/

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ore 15:15

PURPLE FREE

di Flaminia Chizzola
interprete: Daniela Duchi

https://archive.org/details/purple.free (11')

Una giornata particolare di un giovane trentenne disoccupato che in sella al suo motorello lotta contro una società che lo mette ai margini.
Come si fa ad andare avanti quando ti tolgono l’asfalto da sotto le ruote? Quando in giro ci sono solo macchinoni e macchinette e l’unico modo per superarle è svicolare, stando sempre in bilico tra l’aria e l’asfalto, tra cadere e volare?

Info
https://www.facebook.com/flaminia.chizzola

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'Raffaella Misiti & Le Romane' - Martedì 11 Luglio 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO 
 
Martedì 11 Luglio 2017 ore 14
 
RAFFAELLA MISITI & LE ROMANE

Raffaella Misiti voce
Arianna Gaudio voce recitante
Annalisa Baldi chitarra
Désirée Infascelli fisarmonica e mandolino
 

https://archive.org/details/Raffaella.Misiti.e.le.Romane (52')


Uno spettacolo tra racconto e canzone che percorre un emozionante viaggio musicale nella tradizione romana. I versi in musica dei poeti della tradizione – come Belli e Trilussa – non distolgono l’attenzione da quelli preziosi di Gadda, Pasolini, Strehler e dalle musiche di Trovajoli, Balzani, Carpi.
Le canzoni romane raccontano sempre storie di struggente umanità e narrano di donne, di carcere, di amore.. e anche di cinema: Roma infatti viene raccontata anche attraverso le colonne sonore di Piero Umiliani, Armando Trovajoli, Carlo Rustichelli nei film di Pasolini, Magni, Germi.

Info
https://www.facebook.com/raffaellamisitieleromane/

altri contributi di Raffaella Misiti, Arianna Gaudio, Annalisa Baldi e Desirée Infascelli al RadioTeatro:
Martedì 22 marzo 2011 ore 14 - Nine amate - due secoli di amore e canzoni romane’ testo Elisabetta Malantrucco, drammaturgia e regia Chiara Casarico, con Raffaella Misiti e Arianna Gaudio, musica dal vivo Annalisa Baldi (chitarra) e Desirée Infascelli (fisarmonica e mandolino):
http://archive.org/details/Radioteatro.NineAmate (1h 05')
https://www.facebook.com/312426765448394/photos/a.317112741646463.82260.312426765448394/1378608635496863/?type=3&theater

 

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ore 15

estratti da

BUONE FESTE
ovvero la trilogia del livore

con Giuseppe Ragone
di Massimiliano Ciarrocca e Giuseppe Ragone
regia Josafat Vagni

https://archive.org/details/buone.feste.1.prete (7')

https://archive.org/details/buone.feste.2.babbo.natale (8')

https://archive.org/details/buone.feste.3.chef (8')

Uno spettacolo ironico e dissacrante che ha come protagoniste le tre festività comandate di Pasqua, Natale e Capodanno, le feste in cui ci si deve divertire, sacrificare o santificare, messe alla berlina, plagiate, usate come trampolino per un salto nel vuoto da tre diversi personaggi a cui è affidato un monologo: un prete, un Babbo Natale da centro commerciale e un famoso "chef" stellato che cucina per i grandi della terra.
Tre scenari inaspettati, in cui i protagonisti si muovono e si sfogano di tutto quello che hanno represso durante l’anno.
Tre uomini e tre verità: una immutabile, una dirompente, una inevitabile. Saranno veramente buone queste feste?

Info

https://www.facebook.com/events/1574425782590193/

https://www.facebook.com/events/833300036812967/

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'mi chiamo Aram e sono italiano' + 'magistrati vs. politici corrotti' - Martedì 04 Luglio 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO
 

Martedì 04 Luglio 2017 ore 14

MI CHIAMO ARAM E SONO ITALIANO

di Aram Kian e Gabriele Vacis
regia di Gabriele Vacis
con Aram Kian,Tatiana Lepore, Simona Nasi, Manuel Bruttomesso, Giovanni Vaccaro
curato da Cateriana Olivetti e da Emma Caggiano
scienofonie di Roberto Tarasco

https://archive.org/details/mi.chiamo.aram (1h 04')


Una classica infanzia degli anni Ottanta, vissuta nella periferia industriale di una grande città del Nord, fra 'tegolini' del Mulino Bianco e compagni di scuola strafottenti; una banale adolescenza anni Novanta, condita di musica "grunge", cortei studenteschi e serate in discoteca; una comune giovinezza a cavallo del nuovo secolo, fatta di inconcludenti anni universitari e lavoro che non si trova. Ritratto tipico di un trentenne italiano. Solo che, quando il trentenne in questione si chiama Aram e ha un padre iraniano, le cose si complicano un po’…
In bilico fra incanto, ironia e tragedia, lo spettacolo racconta la storia dei nuovi italiani, i figli degli immigrati, le cosiddette “seconde generazioni”. Attraverso la voce dell’attore protagonista, Aram Kian, Gabriele Vacis costruisce un testo che è uno stralcio di vita e di memoria e, insieme, uno sguardo al futuro di una società che impara, giorno per giorno, a dare un significato all’aggettivo “multietnica”.

Info
http://www.aramkian.it/#/mi-chiamo-aram-e-sono-italiano-storie-da-synagosity/

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ore 15:15

MAGISTRATI VS. POLITICI CORROTTI
radiocronaca calcistica di una dazione ambientale

tratto dal libro 'valli a prendere'
di e con Giovan Bartolo Botta

https://archive.org/details/magistrati.vs.politici.corrotti (12')

Una radiocronaca in stile 'Tutto il calcio. Minuto per minuto'. Uno stile
analogico dove, anziché giocarsi il campionato, ci si gioca la mazzetta. La
dazione ambientale. Gli anni sono quelli del Grande Real. 1992. Magliette
strappate e giacche di pelle riverniciate.

Info
https://giovanbartolate.wordpress.com/

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'Gobbo a mattoni' - Martedì 27 Giugno 2017 ore 14>16

Data di trasmissione

 

RADIOTEATRO
 

Martedì 27 Giugno 2017 ore 14

GOBBO A MATTONI
soliloquio a due voci per cinquant'anni di cultura popolare

di Riccardo Goretti
con Riccardo Goretti e Massimo Bonechi
regia Massimo Bonechi

https://archive.org/details/gobbo.a.mattoni (1h 03')

«Qui mi sento a casa. Meglio che a casa! Non per nulla la chiamano ‘la Casa dei Popolo’, no? Oddio, la chiamavano... Ora si chiama... Boh, come si chiama ora? Circolo. Eh, infatti. Ma prima l’era la Casa del Popolo».
Goretti, detto in paese “Sindachino”, è fermo al suo tavolo da briscola, al circolino, ad aspettare i suoi compagni di sempre: “Krusciovve”, il suo compare storico, due volte sindaco del paese (e da questo, per la loro assidua frequentazione, deve il suo soprannome Goretti), passato da PCI a PDS a DS a PD a NONVOTANTE. “Dumenuti”, che da ragazzo faceva l’attore nel teatro, e da vecchio s’è rovinato col videopoker. “La Madonnina”, Marigia Martinelli, che pare una madonnina, in effetti, ma bestemmia come un camionista. Ma stasera nella sala delle carte non viene nessuno. Perché domani il circolino, dopo 50 anni esatti d’onorata carriera, chiuderà per sempre. Son tutti di là, a festeggiare, a dare l’addio a quelle sale ingiallite dal tempo e dalle sigarette.
Il Sindachino non s’arrende. E aspetta. Facendo un solitario. Nel suo schema di carte c’è un buco: da quel mazzo, che i 4 non hanno mai cambiato negli ultimi 15 anni, manca il gobbo a mattoni. Poco importa, basta saperlo, e riadattare le regole del gioco è un attimo...

Info
http://riccardogoretti.com/gobbo-a-mattoni/

altri contributi di Riccardo Goretti al RadioTeatro:
Martedì 03 Marzo 2015 ore 14 – (in registrata) ‘Annunziata detta Nancy’ di e con Riccardo Goretti:
https://archive.org/details/annunziata.detta.nancy (1h 12')
https://www.facebook.com/312426765448394/photos/a.317112741646463.82260.312426765448394/1413958065295253/?type=3&theater

Martedì 22 Giugno 2010 ore 15 - ‘gabbato lo santo’ di e con Riccardo Goretti, Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini:
http://archive.org/details/Radioteatro.GabbatoLoSanto (43')
https://www.facebook.com/312426765448394/photos/a.317112741646463.82260.312426765448394/1130562166968179/?type=3&theater

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'nel mio Paese' + estratti di 'fabula rasa' - Martedì 20 Giugno 2017 ore 14>16

Data di trasmissione
 
RADIOTEATRO
 
Martedì 20 Giugno 2017 ore 14
 
NEL MIO PAESE
 
testo e regia: Giuseppe Adduci
con: Gianpietro Liga
produzione: TeatroGruppo Popolare
 
 
C’è un luogo nell’Occidente civile da cui un camionista parte, e arriva. Così fanno i camionisti: vanno e vengono. Sono ponti. E quando va sente sulla centinatura del camion che vi si appendono le scimmie, e si infilano anche dentro, e anche sotto. Sono scimmie, sono ombre. Sono uomini. E quando torna, nell’Occidente civile, per errore viene preso per una di quelle ombre, scimmie, uomini... e viene mandato a raccogliere pomodori. Tutto il giorno, giorni e giorni, ore e ore, senza un soldo, insieme a tanti altri uomini ombra. Schiavi.

Oggi, nell’Occidente civile. Nel mio paese.
'Nel mio Paese' è uno spettacolo sull’emigrazione. Uno spettacolo che ha uno sguardo stupito su quanto avviene intorno al tema, ma soprattutto su come avviene. È il punto di vista di una persona comune, inizialmente mal disposta a sovrapporre alla sua condizione quella ancor più disagiata di chi arriva con lo stomaco vuoto e un’alta percentuale di volerlo riempire a suo discapito. È il punto di vista di una persona che viene suo malgrado proiettata in un mondo che pareva appartenere alle "fiction" televisive e che invece si concreta in tutta la sua crudezza intorno a sé. Tutto sommato, Nel mio paese, è la storia di un’amicizia.

Info
http://www.teatrogruppopopolare.it/nel-mio-paese-scheda-produzioni/

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ore 15:15

estratti di
FABULA RASA

di e con Nano Egidio

https://archive.org/details/nano.egidio.1 (5')

https://archive.org/details/nano.egidio.2 (3')

https://archive.org/details/nano.egidio.3 (4')

https://archive.org/details/nano.egidio.4 (3')


Il simpatico nano generico delle fiabe, ed ora nano di teatro ed altro, racconta alcune tra le vicende più oscure e controverse del mondo della Fantasia. Una carrellata di vita vissuta male, un concentrato di orrori, scandali e tragedie ma da ridere, storie di tutti giorni, così vere da sembrare finte, così verosimili da sembrare fintosimili. Fatti e fattarelli che Il Nano Egidio narra in compagnia di umani e pupazzi utilizzando la tecnica scenica del “reading”, parola inglese usata nel mondo teatrale per dire “non ho voglia di imparare il testo a memoria e quindi lo leggo”.

Info
http://www.nanoegidio.it/teatro/
https://www.facebook.com/events/137032423525207/

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