8 marzo a Roma: conclusione del corteo, tutte ad Ararat!
Intervento in chiussura del corteo, che è arrivato al centro Aratat.
Intervento in chiussura del corteo, che è arrivato al centro Aratat.
Interventi delle compagne di Lucha y Siesta e centro Donna Lisa
Roma, il corteo delle donne arriva all'occupazione di via del Porto Fluviale e poi attraversa il Ponte di ferro.
Diyarbakir, una compagna curda racconta la rivoluzione delle donne e la lotta contro ogni frontiera.
Diyarbakir, ore 11.18. Una manifestazione di circa tremila donne nella piazza centrale della città al grido JIN, JÎYAN, AZADÎ, donne, vità, libertà.
8 marzo a Milano, Bologna e Perugia, iniziative dedicate alle donne curde.
Roma, ore 10.30. La prima corrispondenza con le compagne che si stanno preparando a partire in corteo da via Ostiense, davanti alle Cagne sciolte, per arrivare al centro Ararat, a fianco della lotta delle donne curde:
https://www.ondarossa.info/eventI/8-marzo-fianco-della-lotta-delle-donne-curde
La seconda corrispondenza arriva da una delle tappe del corteo femminista dell'8 marzo, davanti a una farmacia che si rifiuta di vendere la pillola del giorno dopo.
Da Ostia, una corrispondenza per raccontare uno sfratto e la mobilitazione successiva.
Da Firenze, un compagno del coornimaneto di lotta per la casa ci racconta come è andata la settimana nel capoluogo toscano.
Due corrispondenze con un compagno di BPM, Blocchi Precari Metropolitani, da via Rosaspina 90 dove in atto il violento tentativo di sfratto di una donna, rimasta disoccupata, e di suo figlio di nove anni.
La prima corrispondenza delle 9.50 è stata raccolta prima dell'arrivo della celere raccontato nella seconda corrispondenza raccolta alle 11.
Quest'oggi presso la facoltà di ingegneria La Sapienza avrebbe dovuto svolgersi la proiezione di un documentario, The Fading Valley (La valle che muore), della regista israeliana Irit Gal, sul saccheggio dell'acqua ai palestinesi nella valle del Giordano. Il preside ha però ceduto alle pressioni dell'ambasciata israeliana, negando l'aula. A Roma va in scena lo stesso copione di qualche giorno fa, quando fu vietato un dibattito con lo storico israeliano Ilan Pappe.