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Servitù militari e come combatterle.

Data di trasmissione
Durata 10m 21s
Durata 14m 5s
Durata 1h 40m 31s

Insieme ad una compagna del Cafiero approfondiamo le cause delle guerra in corso, le servitù militari italiane, e parliamo di due mobilitazioni per domani a Roma e a Milano:

-Domani ore 16 allo Spazio Anarchico "19 Luglio" a Garbatella, incontro contro la guerra e l'economia di guerra

-Domani ore 14.30 a Piazza Affari a Milano, manifestazione contro la guerra e l'economia di guerra

Quindi insieme a due compagni dalla Sardegna e da Ghedi parliamo delle basi militari e della loro attività in queste ultime settimane.

Infine con un compagno, ex lavoratore dell'Enel ed esperto di nucleare, analizziamo le cause del conflitto in corso a partire dalla questione degli armamenti e delle spese legate ad essi, e dello scontro sull'approvvigionamento energetico e delle materie prime.

Questo il comunicato di indizione dell'incontro di domani allo Spazio Anarchico "19 Luglio":

Sciopero generale e sociale contro la guerra

La guerra in Ucraina vede fronteggiarsi gli eserciti della Federazione Russa, dell’Ucraina e degli alleati del patto atlantico NATO. Il 16 marzo il parlamento italiano con il Decreto Ucraina, proposto dalla Lega Nord, ha approvato un incremento della spesa militare di 38 miliardi l’anno ( 104 milioni al giorno) ed ha prorogato lo stato di emergenza fino al 31 dicembre e non per ragioni legate alla pandemia da covid 19.
La propaganda bellica nazionalista diffusa sui nostri mezzi di informazione e la russofobia xenofoba inoltre è tutt’altro che foriera di una ricerca di pace e solidarietà tra le popolazioni che abitano i diversi paesi.
Gli effetti dell’economia di guerra nel nostro paese sono già tangibili e vanno a colpire i ceti popolari già toccati dalla crisi pandemica. Ribadiamo il nostro rifiuto della guerra voluta e perpetuata dagli stati in nome del controllo geopolitico del mercato delle risorse energetiche.
La guerra voluta e combattuta dagli stati porta morti, distruzione in Ucraina e incrementa la povertà, le diseguaglianze sociali, l’odio tra le popolazioni e le differenti culture. L’economia di guerra in Italia porta ulteriori debiti per i lavoratori e le lavoratrici in un momento di estrema urgenza per le necessità sociali quali sanità, istruzione, lavoro, reddito, trasporti, emergenza abitativa.
La guerra degli stati ingrassa di guadagni solo le tasche delle multinazionali produttrici di armi che sfruttano le materie prime con effetti devastanti umani, sociali, economici e ambientali.
L’unica pace per cui lottiamo è quella che tiene conto della giustizia sociale e politica, della solidarietà tra i popoli oppressi da tutti gli stati e da tutti gli interessi di profitto delle multinazionali di guerra.
Pertanto parteciperemo alle iniziative locali e nazionali promosse dal sindacalismo di base e conflittuale, le realtà sociali e di lotta verso lo sciopero generale e sociale contro la guerra e l’economia di guerra da tenersi nella prossima primavera.

Fuori l’Italia dalla guerra
No Putin No Nato
Stop alle spese e alle missioni militari
Sciopero generale e sociale contro la guerra

Ne parleremo sabato 2 aprile dalle ore 16:00 allo Spazio Anarchico 19 Luglio via Rocco da Cesinale 16/18 a garbatella con interventi artistici contro la guerra.

 Gruppo Anarchico C.Cafiero FAIRoma