Portiamo la Palestina in ogni resistenza quotidiana - Torpignattara 12 Giugno

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Un compagno dell'Assemblea di solidarietà e lotta di Roma ci racconta la manifestazione di domani a Torpignattara per la Palestina intera. 

Di seguito il comunicato:

Fare la nostra parte

Manifestazione – Giovedì 12 giugno, ore 18:30 – Torpignattara

Mentre in Italia l'opposizione al governo  convoca una piazza "per la pace in Palestina", dopo mesi di silenzio e anni di complicità col colonialismo sionista, a Gaza si resiste alle bombe e alla fame e in tutta la Palestina alle incursioni militari e agli arresti di massa.

Mentre si condanna la “follia" del governo Netanyahu e si parla di massacri, in Palestina è in corso un genocidio e una pulizia etnica pianificata da quasi un secolo.

Mentre qui si approvano leggi per reprimere chi lotta, in tante carceri italiane si continua a resistere e a gridare libertà da galere senza via d'uscita.

Mentre il governo dichiara il proprio odio per chi lavora e chi ha vita difficile perché senza documenti in regola o senza cittadinanza, i CPR bruciano ogni giorno grazie alla rabbia delle persone recluse.

Viviamo in una realtà segnata da violenza e dominio, e questo è il tempo della resistenza e della solidarietà per chi, come noi,  sta dall'altra parte. La Palestina non è un simbolo da usare ma la realtà da cui imparare a prendere posizione ogni giorno. A scegliere da che parte stare.

Lottare a fianco della Palestina significa riconoscere le resistenze e le oppresioni, vicine o lontane. Significa lottare insieme per la libertà, prenderla a spinta.

La Palestina è il genocidio in corso, ma è anche i lager per migranti in questo paese, lo sfruttamento e la miseria dilagante, la brutalità poliziesca nei quartieri di periferia.
La Palestina è Tarek, condannato a 4 anni e 8 mesi dopo gli scontri del 5 ottobre a Roma.
È Anan, Alì, Mansour e il razzismo dei tribunali di questo paese. È nei picchetti dei portuali di Marsiglia e di Genova che impediscono gli invii di armi verso Israele.
È Paolo Todde, in sciopero della fame nel carcere di Uta per denunciare le condizioni disumane della detenzione.
È nelle parole dei detenuti di Regina Coeli che gridano: “l’unico carcere buono è quello che non esiste”.

La Palestina è nelle scelte che ogni giorno siamo chiamati a compiere.
È nella solidarietà concreta, nell’urgenza di affrontare i nostri nemici – vicini e lontani.

Questo ci ha insegnato la resistenza palestinese.
Non ci chiede gesti simbolici o piazze pacificatorie.
Ci chiede di parlare, di scegliere, di agire.
Ci chiede, semplicemente, di fare la nostra parte.

Ci vediamo giovedì 12 giugno alle 18:30 a Torpignattara.
Torniamo in strada, al fianco della resistenza palestinese.
Portiamo la Palestina in ogni resistenza quotidiana.

Assemblea di solidarietà e lotta