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"Abbassare le armi! Alzare i salari!" Manfestazione CALP Genova

Data di trasmissione
Durata 13m 55s
"Abbassare le armi! Alzare i salari!
Contro i traffici di armi e la guerra , contro la repressione, contro la crisi climatica, avanti tutta
Guerra alla guerra!!!
Manifestazione nazionale a Genova
Corteo molto partecipato che ha sfilato nel porto e poi si è diretto verso la città
 
Saremo nelle piazze pacifiste di questo fine settimana. Saremo a Genova domani per la grande manifestazione nazionale contro la guerra e l'invio di armi al fianco dei portuali genovesi.
 
I  salari  sono  bloccati,  il  carovita  galoppa  e  la  crisi  sociale  
morde   ovunque   sospinta   dalla   speculazione   su   gas   ed   
energia.  Un  trasversale  ceto  politico  di  guerrafondai  ha  
deciso  di  trascinarci  in  una  guerra  tra  superpotenze  e  di  
aumentare ancora le spese militari.
 
Oggi Giorgia Meloni continua a prendere ordini da Washington e dalla NATO.
 
I  fatti  dimostrano  che  l'invio  di  armi  all'Ucraina  alimenta  una  guerra senza fine non la trattativa. Proseguire la guerra "fino alla vittoria" significa che il massacro continuerà a lungo.
 
Se la politica - dal PD a Meloni - è allineata alla NATO e a Washington bisogna far crescere dal basso un movimento che esprima la volontà di pace dei popoli. 
Siamo la maggioranza di questo Paese! 
Alziamo la testa, abbassiamo le armi.
 
Questa guerra sta producendo una crisi economica devastante.
Bisogna bloccare l'aumento delle bollette, tassare gli extraprofitti e le grandi ricchezze, aumentare salari e pensioni, eliminare la precarietà.
 
Servono  azioni  concrete  perché  il  nostro  Paese  possa  
contribuire  alla  fase  negoziale  e  ad  una  più  generale  
politica di disarmo e distensione:
 
- Stop invio di armi
- Stop sanzioni
- Ritiro dei contingenti militari italiani dai confini 
con la Russia
- Firma del trattato Onu per la proibizione delle 
armi nucleari
- Fuori le atomiche USA dall'Italia
- Fuori l'Italia dalla NATO
 
CHIEDIAMO IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO E TRATTATIVA.
 
BASTA ARMI, BASTA MORTI

Ne parliamo con un compagno dalla piazza.