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Genova: a un anno dal crollo del ponte Morandi

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Oggi, nell'anniversario del crollo del ponte Morandi di Genova che ha causato 43 morti e circa 600 sfollati avvenuto il 14 agosto 2018, nel capoluogo ligure la passarella dei politici locali e nazionali, il presidente della repubblica, il cardinale Bagnasco, mezzo governo a fianco di dirigenti dei gruppi Atlantia e Benetton.

Ne parliamo con un compagno di una rete di associazioni del quartiere Sampierdarena limitrofo al crollo che oggi hanno calato lo striscione "Basta passarelle, Genova è ferita non stupida" e con un compagno portuale

 

Genova: crollo del viadotto Morandi

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Durata 2h 0m 43s

Un lungo redazionale sul crollo del viadotto Morandi avvenuto a Genova il 14 agosto scorso.

Iniziamo con un compagno di Genova che tanto ha seguito le lotte di questa città, soprattutto quella del no alla gronda. Il territorio ligure e quello genovese in particolare è stato tanto devastato dalla speculazione, tante le tagedie, ultima quella del ponte ma qualche anno fa la grande alluvione. E' evidente che il territorio va ripensato bene e la costruzione della gronda non è una soluzione al viadotto Morandi. La battaglia per il no alla gronda non è una battaglia dei 5s.

Parliamo poi con l'ingegnere civile Dario sulla storia del ponte Morandi, dal 1960 ad oggi. Costruito in cemento armanto e non in ferro ha visto diversi interventi di manutenzione soprattute sui cavi. Sostituiti tutti ma non quello che probabilmente ha ceduto. Perchè? Inoltre il viadotto fu costruito già sopra le case e le numerose fabbriche, perchè?

Il viadotto Morandi serviva soprattuto per il porto di Genova che oggi si trova totalmente isolato. Questa sera la prima assemblea dei portuali. Ne parliamo con Luca.

Infine con un compagno della redazione ricostruiamo la storia politica delle concessioni ai privati in questo paese. Soprattuto quelle fatte da Prodi, come il ponte Morandi, prima dell'entrata nell'Unione europea. Perchè privatizzare Autostrade che avrebbe portato miliardi di utile nelle casse dello Stato visti gli onerosi pedaggi? Ma soprattutto ci chiediamo perchè questo governo che si considera del cambiamento e in discontinuità con i precedenti non ha ancora pubblicato i documenti segretati delle concessioni ad Autostrade? Li c'è la risposta al contratto di concessione e su chi doveva fare manutenzione e controllare.

Non c'è revoca alla Benetton (azienda comunque del nord est e che ovviamente ha o ha avuto rapporti con la Lega) che possa essere utile senza la visione di questi documenti.